Caos bonus edili, imprese in grave difficoltà: proclamato lo stato di agitazione

Le federazioni Anaepa Edilizia, Impianti e Serramenti di Confartigianato Puglia proclamano lo stato di agitazione del comparto Costruzioni per den

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Le federazioni Anaepa Edilizia, Impianti e Serramenti di Confartigianato Puglia proclamano lo stato di agitazione del comparto Costruzioni per denunciare la situazione di grave difficoltà in cui si trovano ad operare le aziende schiacciate dal caro materiali e da una regolamentazione dei bonus edili disordinata e
fortemente penalizzante per le micro, piccole e medie imprese.

La decisione è arrivata al termine di un incontro coordinato dal presidente regionale di Confartigianato – Francesco Sgherza – in cui i rappresentanti di questi settori che complessivamente contano in Puglia più di 28.000 imprese e occupano oltre 70.000 addetti* hanno concordato, in linea con quanto esposto nel comunicato stampa diramato giovedì 19 maggio, di non poter tollerare oltre una situazione che sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza delle imprese e la tenuta occupazionale di un comparto fondamentale per l’economia regionale e nazionale.

Durante l’incontro i direttivi congiunti hanno sottolineato l’assenza di avvedutezza registrata dai parlamentari eletti nei collegi pugliesi in occasione della conversione in legge di alcuni provvedimenti che negli ultimi mesi hanno stravolto la regolamentazione dei bonus edili, creando confusione e diffidenza tra istituti di credito (cessionari dei crediti), privati e imprese stesse.

Una “disattenzione” culminata nella conversione in legge del “D.L. Ucraina”: alcuni parlamentari pugliesi hanno perfino sostenuto un emendamento che di fatto taglia fuori le imprese di minori dimensioni dalla possibilità di operare con i bonus, imponendo il possesso della SOA per lavori di maggior importo. Questa disposizione ha completato un processo di vera e propria inversione della ratio alla base dell’ecobonus: pensato per incrementare l’attività e l’occupazione generata dalle piccole imprese, è di fatto divenuto uno strumento utilizzabile solo dei grandi gruppi industriali. Le Federazioni congiunte di Confartigianato Puglia rivendicano un “sistema Paese” capace di creare valore sostenendo, non solo nei pubblici proclami, un comparto costituito per la quasi totalità dalle piccole imprese e i loro addetti, da chi ha contribuito a ‘tenere aperto’ il Paese in oltre 20 mesi di pandemia. Per questo motivo nei prossimi giorni Confartigianato Puglia, insieme alle altre sigle di rappresentanza del comparto, vaglierà la possibilità di indire una grande manifestazione di protesta pubblica da concludere con la simbolica consegna delle chiavi di aziende e cantieri
nelle mani del Prefetto di Bari.

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