Ecco i super ricchi del consiglio regionale di Puglia

I paperoni della politica pugliese sono tutti nel centrodestra. Sono sei i consiglieri regionali di opposizione (tra ex e in carica) che nel 2023 hann

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I paperoni della politica pugliese sono tutti nel centrodestra. Sono sei i consiglieri regionali di opposizione (tra ex e in carica) che nel 2023 hanno dichiarato un reddito superiore ai 150mila euro lordi l’anno, mentre quelli di maggioranza sono appena due. Ma la novità, quest’anno, è che parecchi consiglieri hanno fatto ricorso ai bonus edilizi per la ristrutturazione.

Gabellone e Zullo sono i più ricchi ai consiglieri piace

I dati emergono dalle ultime dichiarazioni dei redditi, depositate in base a una norma nazionale (non hanno ottemperato Gianfranco De Blasi della Lega e Paride Mazzotta di Forza Italia, oltre all’ex consigliere Giandiego Gatta), obbligo che il Consiglio regionale non sembra interessato a far osservare fino in fondo: la legge impone il deposito della dichiarazione dei redditi (quest’anno andava fatto entro il 31 dicembre), ma alcuni si limitano a compilare il modulo con i dati reddituali. Tra quelli che hanno consegnato la dichiarazione dei redditi, diversi cancellano a proprio gusto alcuni dati: in base alla legge (441 del 1982) gli uni e gli altri andrebbero diffidati ad adempiere dal presidente della Regione, con pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Emiliano dovrebbe diffidare anche se stesso, visto che pure lui cancella parte della dichiarazione.

Veniamo ai numeri. Il più ricco del Consiglio regionale è Antonio Gabellone, 64 anni, di Gallipoli, con un reddito lordo 2022 di 345mila euro. La cifra si spiega con il fatto che l’ex presidente della Provincia di Lecce è farmacista, e dunque somma al compenso di consigliere regionale anche 232mila euro di redditi di impresa provenienti dall’attività privata. Dietro Gabellone c’è un altro ex come Ignazio Zullo, che a settembre 2022 è stato eletto senatore: 320mila euro, anche in questo caso spiegabili con la somma tra l’indennità di consigliere e 241mila euro di proventi da attività professionale (ex medico Asl, Zullo è ora autonomo e si occupa di medicina del lavoro). Al terzo posto c’è Giacomo Conserva, della Lega, avvocato, con 226mila euro: l’attività professionale ha prodotto 145mila euro di reddito.

Gli altri «paperoni» del centrodestra sono l’ex consigliere ora parlamentare Davide Bellomo della Lega (186mila euro, di cui 67mila di reddito di partecipazione e 27mila derivanti dalla professione di avvocato), l’assicuratore di Fratelli d’Italia Luigi Caroli (176mila euro di cui 86mila da lavoro dipendente) e il collega di partito commercialista Gianni De Leonardis (158mila euro complessivi).

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