Calano ancora gli italiani, siamo meno di 59 milioni

Nonostante il contributo degli stranieri, pari all'8,7%, l'Italia perde popolazione, invecchia e per la prima volta scende sotto i 59 milioni di r

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Anziani seduti su una panchina -     RIPRODUZIONE RISERVATA

Nonostante il contributo degli stranieri, pari all’8,7%, l’Italia perde popolazione, invecchia e per la prima volta scende sotto i 59 milioni di residenti.

E’ la fotografia che restituisce l’Istat sulla base dei dati forniti dal censimento 2022 che vede l’età media degli italiani salire a 46,4 anni e segna un ulteriore record negativo per la natalità, con 393mila nati, 7mila in meno rispetto al 2021 (-1,7%) e ben 183mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008.

Ma è soprattutto un’Italia che vede per ogni bambino con meno di sei anni la presenza di oltre 5 anziani (5,6), quando nel 1971 si contava un anziano per ogni bambino.

In cinquant’anni, sottolinea l’Istat, è sempre più sbilanciato il rapporto tra anziani, bambini e giovani e fa l’esempio che se nel 1971 si contavano 46 over 65 ogni 100 giovani under 15, oggi se ne contano 193.

Un paese, dove aumentano del 31% le unioni civili, crescono del 4,8% i matrimoni, con record del 22,7% per le seconde nozze e con un aumento del 21,3% dei matrimoni con uno sposo straniero. Al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia è di 58.997.201 residenti con una flessione rispetto al 2021 pari a -32.932 individui che ‘si mantiene contenuta – dice l’Istat – grazie alla dinamica positiva della popolazione straniera’. Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente appunto dell’8,7%. Il decremento di popolazione interessa soprattutto i piccoli Comuni fino a 5mila abitanti, che rappresentano ben il 70% dei Comuni italiani, mentre tengono i grandi comuni.

Le donne rappresentano il 51,2% della popolazione residente e il peso della componente femminile è progressivamente maggiore man mano che cresce l’età. La Campania, con un’età media di 43,9 anni (era 43,6 nel 2021), continua a essere la Regione più giovane mentre la Liguria, con un’età media di 49,5 anni (era 49,4 nel 2021) si conferma quella più anziana. Orta di Atella, in provincia di Caserta, è invece il Comune con l’età media più bassa, 36,9 anni, mentre Ribordone, in provincia di Torino, un Comune con appena 50 abitanti, è quello con l’età media più alta, pari a 65,5 anni. Nel 2022 i decessi sono stati 715mila, 342mila mentre la speranza di vita è di 80,6 anni per gli uomini e di 84,8 anni per le donne. Rispetto al 2021 solo gli uomini presentano progressi, grazie a un incremento di circa 4 mesi di vita in più. Quanto alle nascite, i figli di genitori stranieri sono 53mila e costituiscono il 13,5% del totale. L’incidenza è più elevata nelle Regioni del Nord (19,3%) dove la presenza straniera è più radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (15,1%).

Nel 2022 il numero medio di figli per donna è pari a 1,24, valore in lieve calo rispetto all’anno precedente (1,25). L’età media al parto rimane stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni. Sul fronte dei matrimoni, l’Istat sottolinea un lieve aumento nel 2022 rispetto all’anno precedente: 189.140, il 4,8% in più. Boom invece per le seconde (o successive) nozze, che rappresentano quasi un matrimonio su 4: sono state 42.918, il valore più alto mai registrato, per una quota pari al 22,7% del totale. L’aumento delle seconde nozze è del 12,9% rispetto al 2021. Sono state celebrate 29.574 nozze con almeno uno sposo straniero (il 15,6% del totale dei matrimoni), in aumento del 21,3% rispetto all’anno precedente. Nel 2022 il 56,4% dei matrimoni è stato celebrato con rito civile, che è più diffuso nelle seconde nozze (95,0%) e nei matrimoni con almeno uno sposo straniero (90,3% contro il 50,1% dei matrimoni di sposi entrambi italiani). Infine sono quasi 6 milioni i cittadini italiani residenti all’estero (5 milioni e 940mila), più della metà concentrata in Europa (54,7%) e un altro 40,1% in America.

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