classi pollaio al polivalente

Le aule del nuovo plesso sono di circa 44 mq cadauna e secondo il D.M. 18/12/1975 è prevista una metratura minima di 1,96 mq. Per cui se la matematica

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Le aule del nuovo plesso sono di circa 44 mq cadauna e secondo il D.M. 18/12/1975 è prevista una metratura minima di 1,96 mq. Per cui se la matematica non è un’opinione circa 23 alunni. Quindi chi ha progettato quel plesso è un emerito ignorante di edilizia scolastica.

Anche le norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica (DM 26/08/1992) prevedono non più di 26 persone per aula (compreso l’insegnante di classe, nonché l’insegnante di sostegno). Quindi pur non conoscendo la normativa del ministro Gelmini, il nostro progettista doveva applicare il DM 331/1998 che prevedeva un numero di persone presenti nella stessa aula pari a 27 alunni quindi di almeno 53 mq ciascuna (anche se in questo caso avrebbe sforato di poco il limite).
Se il nostro pessimo progettista non avesse ignorato la normativa in vigore al momento della progettazione e dell’esecuzione dell’opera pubblica e avesse avuto contezza di quello che il ministro della distruzione della pubblica istruzione stava per preparare avrebbe dovuto tener conto anche del famigerato D.P.R. 81/2009 (Norme per la riorganizzazione della rete scolastica) che , rivedendo i parametri precedenti non solo aumenta i numeri massimi di alunni per classe, ma addirittura all’art.4 prevede la possibilità di derogare in aumento fino al 10%, prevedendo quindi che per la scuola secondaria di secondo grado ci siano in ogni aula non meno di 27 e fino a 30 alunni elevabili a 33 (+10%).
E’ evidente che i parametri massimi fissati dal DPR 81/2009 della riforma Gelmini sono tutti palesemente in contrasto con le norme vigenti in materia di sicurezza
Tutto questo quando nel nuovo Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro – DLgs 81/2008 la scuola è indicata come luogo privilegiato per promuovere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro!
Classificare quindi con il nome di “classi pollaio” quelle in cui si stipano più di 38 – 44 alunni è palesemente riduttivo, quando ci si affaccia in quell’aula è un salto di diverse decine di gradi di latitudine verso sud fino ad arrivare allo standard delle scuole africane.
L’ordinanza emessa il 31 agosto scorso dal TAR Molise (N 163/2011) con sospensiva che lega il numero degli alunni delle classi all’edilizia scolastica, ovvero all’effettiva grandezza delle aule, ci segnala che il problema c’è e continua a presentarsi in tutta Italia. L’ordinanza stabilisce inoltre che l’Ufficio Scolastico Regionale è obbligato a verificare preventivamente il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza delle scuole, anche in presenza di possibili inadempienze imputabili a province e comuni quali enti responsabili della fornitura e manutenzione degli edifici scolastici.
E’ una sentenza importantissima che permette di impugnare direttamente le lettere degli Uffici scolastici regionali del MIUR che autorizzano le classi pollaio, ovvero classi formate con più di 25-26 alunni a prescindere dalla grandezza reale dell’aula (che comunque non rispetta l’indice individuale per alunno di 1,96 mq netti per le superiori).
La lettera dell U.S.R. Puglia si impugna davanti al TAR Puglia. Proponiamo una class action tra i genitori ed i docenti costretti a stare in classi dove la sicurezza è una chimera.
Comunicato Stampa U.S.R. Puglia

 
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