Regione Puglia: «Pagheremo le spese legali alle donne vittime di violenze»

C’è da far fronte alla riduzione dei trasferimenti di 43 milioni (il contributo di solidarietà) ma anche all’azzeramento del contributo alloggiati

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C’è da far fronte alla riduzione dei trasferimenti di 43 milioni (il contributo di solidarietà) ma anche all’azzeramento del contributo alloggiativo e al sostegno delle misure a favore dei disabili. Bisogna garantire i 50 milioni per pareggiare i conti delle Asl. In questo contesto di tagli la Regione riesce comunque a trovare le risorse per sostenere le Scuole di medicina di Lecce (5,7 milioni) e Taranto (1,9), oltre che altri 9 milioni da buttare nel buco nero dei Consorzi di bonifica. Ma anche a introdurre qualche misura «politica» che nell’articolato (da lunedì all’esame delle commissioni) potrebbe poi essere ulteriormente arricchita.

Un esempio è la rateizzazione dei debiti tributari con la Regione, già possibile dal 2003 ma con un meccanismo estremamente macchinoso che richiedeva anche il deposito di una fideiussione. Ora la rateizzazione potrà essere chiesta su debiti tributari a partire da 1.000 euro per i cittadini e 3mila per le imprese: per le cifre superiori a 20mila euro si potrà arrivare fino a 72 rate (oggi sono 20).

Chiarimenti anche sul bollo auto. La Puglia ne ha da tempo previsto l’esenzione per i mezzi affidati alle concessionarie, purché sia stata fatta una mini-voltura. La norma chiarisce che per dimostrare la consegna del mezzo al riveditore non sarà sufficiente la fattura di vendita, ma sgrava anche i commercianti: con la trascrizione della mini-voltura saranno esentati dalla comunicazione periodica.Novità anche sul fronte della lotta alle violenze di genere. La Regione istituirà un fondo specifico (250mila euro) per pagare le spese legali alle vittime, non solo per il processo civile o penale ma anche «nella fase prodromica» e per le consulenze tecniche di parte. Altri 400mila euro serviranno a finanziare la formazione degli operatori specializzati. Un emendamento ad hoc dovrebbe poi intervenire, a favore dei Tribunali pugliesi, con contributi all’acquisto dei braccialetti elettronici.

Interventi anche in materia di energia e ambiente. Il nulla osta ai fini della consegna ai concessionari delle aree demaniali viene demandato ai Comuni (ora spetta alla Regione). Viene eliminato il parere vincolante della Regione per l’effettuazione di opere nei 30 metri dalla costa, ma il Comune dovrà attestare che gli interventi richiesti sono compatibili con i piani delle coste. In materia di rinnovabili, viene recepita la normativa del 2011 fissando a un megawatt la soglia per l’attivazione degli impianti di produzione di energia attraverso la procedura semplificata («fatta salva l’ulteriore disciplina stabilita a livello nazionale»). Spetterà al Comune chiedere le eventuali autorizzazioni autorizzazioni ambientali o paesaggistiche di competenza della Regione o delle soprintendenze.

Sul fronte della sanità, spunta una norma per salvare i direttori generali delle Asl. Nel 2022 una legge voluta da Fabiano Amati ne aveva infatti previsto la decadenza in caso di superamento dei tetti di spesa della farmaceutica (cosa puntualmente avvenuta). Ora è previsto che la decadenza scatterà soltanto dal 2024 a fronte del superamento «degli obiettivi di contenimento assegnati dalla Giunta regionale», con una franchigia del 30% da recuperare eventualmente l’anno successivo. Nel frattempo arrivano 800mila euro per remunerare i servizi di prenotazione garantiti ai cittadini dalle farmacie, che potranno essere autorizzate ad effettuare il servizio notturno dopo le 23 anche a chiamata (con una quota extra per il cittadino).

Tra le altre disposizioni (ce ne sono alcune ultra-settoriali) è previsto che i fondi non spesi per l’emergenza covid da parte dei Comuni possono essere destinati agli interventi di Welfare. A Brindisi verrà istituito un incubatore per le startup in materia spaziale. Nascerà poi l’albo regionale delle società benefit con relativi contributi (un fondo da 200mila euro).

«Il taglio dei 43 milioni di euro richiesto dal governo a titolo di contributo di solidarietà – dice l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese – è stato abbiamo contestato insieme alla alla decisione sul contributo alloggiativo che il governo ha completamente eliminato. Siamo intervenuti per rinforzare il Welfare, mettendo ad esempio 13 milioni di integrazione per i servizi ai disabili. Altre misure qualificanti arriveranno dagli emendamenti». Nel frattempo, ecco una prima panoramica delle immancabili mance: 50mila euro alla clinica delle tartarughe marine dell’Università di Bari, 250mila agli orti urbani di Bari, 100mila euro per i campi scuola dei bimbi diabetici, 500mila euro ai carnevali storici, 300mila alle comunità dei lettori, 200mila euro al museo storico del Tarantismo di Melpignano.

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