Pazienti psichiatrici da San Severo a Manfredonia

Il servizio psichiatrico dell ospedale di Severo chiude. I pazienti verranno trasferiti a Manfredonia, a circa 70 chilometri di distanza. E’ quant

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Il servizio psichiatrico dell ospedale di Severo chiude. I pazienti verranno trasferiti a Manfredonia, a circa 70 chilometri di distanza. E’ quanto sostengono i parenti delle persone ospitate nell’Spdc ai quali sarebbe stata comunicata questa informazione, come hanno scritto in una email inviata alla nostra redazione. Una decisione che li ha gettati ovviamente nel panico.

Tuttavia dalla Asl di Foggia – da noi contattata telefonicamente – arrivano (poche!) notizie diverse. Secondo quanto ci è stato riferito, il servizio non chiude i battenti e non è in atto nessun accorpamento. L’Spdc a breve sarà oggetto di lavori che ne implicano la momentanea chiusura con il temporaneo trasferimento dei pazienti a Manfredonia. Non è dato conoscere altro, nemmeno tipologia e tempistica dei lavori in questione.

Stando così le cose, la situazione sarebbe meno spiacevole. ‘Meno’ perché sarebbero comunque tanti i chilometri da fare per raggiungere i propri cari.

L’Spdc di San Severo, infatti, è un servizio no-restraint: qui i pazienti non vengono legati al letto, le porte sono aperte per un certo numero di ore con l’accompagnamento di un operatore, inoltre a volte le persone ricoverate tornano dai familiari per qualche ora.

E poi a disposizione degli ospiti ci sono tv, cortile, una palestra. Insomma, si tratta di un ambiente che cerca di essere il più familiare e umano possibile. Tant’è che quello di San Severo è l’unico pugliese iscritto nel registro del ‘Club degli Spdc no restraint’.

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