Trovata una soluzione per smaltire le file a Passo Breccioso: frazione secca combustibile in viaggio per Massafra

Il calvario degli autisti delle aziende dell’igiene urbana provenienti dai comuni della provincia non è ancora finito a Passo Breccioso, ma nelle

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Rifiuti indifferenziati, mancato conferimento in discarica a Foggia

Il calvario degli autisti delle aziende dell’igiene urbana provenienti dai comuni della provincia non è ancora finito a Passo Breccioso, ma nelle prossime ore la situazione dovrebbe migliorare. Le attese sono arrivate a protrarsi ben oltre le dodici ore all’impianto di trattamento meccanico biologico di Foggia. Stamattina i camion in fila erano quasi raddoppiati rispetto ai giorni scorsi. Va avanti così da martedì.  

L’attivista Domenico Morea, presidente del comitato spontaneo di Passo Breccioso, non molla e prova a tenere costantemente accesi i riflettori. Nella contrada si avvertono i disagi: il proprietario di un terreno oggi faticava a uscire dal suo appezzamento, sbarrato dalla fila di camion, e ha dovuto ricavare un’altra strada. “Siamo all’assurdo”, afferma Morea.

Gli operatori fermi da ieri pomeriggio, almeno fino alla tarda mattinata, non hanno visto passare bottigliette d’acqua, né viveri di alcun genere, né tantomeno bagni chimici. Secondo quanto riferisce Michele Corsino, coordinatore provinciale della Fp Cgil Foggia, tra ieri e oggi sono state distribuite 45 confezioni di acqua, e il sindacato aveva sollecitato anche l’intervento della Protezione civile regionale, oltre a ricevere rassicurazioni in merito all’utilizzo dei bagni annessi agli spogliatoi del personale dell’impianto.

Oggi, proprio la Funzione Pubblica Cgil, in una nota a firma del segretario generale Angelo Ricucci e dei coordinatori provinciali Massimo Campanaro e Michele Corsino, aveva espresso solidarietà agli autisti “costretti a lavorare in condizioni estremamente difficili a causa del caldo intenso e della mancanza di servizi igienici”.

La circostanza, osservano dal sindacato, ormai si ripete ciclicamente. La Fp Cgil ha chiesto, dunque, chiarezza sulle responsabilità dell’emergenza, “esigendo una risposta chiara riguardo all’accordo siglato tra Ager e Progetto Ambiente presso la Prefettura nei mesi scorsi”.

I tre sindacalisti hanno rivolto un accorato appello al prefetto di Foggia, invocando il suo intervento. “È responsabilità delle istituzioni locali e regionali trovare una soluzione definitiva al problema dei rifiuti”, hanno scritto.

Si fanno sentire anche Uiltrasporti, Fit-Cisl e Fiadel. Anche loro ricordano come non sia la prima volta che si verificano problemi nei conferimenti presso l’impianto di produzione di Css di Progetto Ambiente. “Probabilmente, questa non sarà l’ultima”, avvertono il segretario generale Uiltrasporti provinciale Antonio Montereale, il segretario territorio Fit-Cisl Michele Marcone e il coordinatore Fiadel Sergio Corcella.

Giudicano “paradossale e inaccettabile” anche la situazione dei conducenti dei mezzi “costretti a restare in attesa, in fila, davanti all’impianto per ore sotto la calura estiva, sforando spesso, di gran lunga, anche gli orari contrattualmente previsti”. Hanno sollecitato, a tal proposito, aziende e Comuni a trovare soluzioni, anche attraverso una alternanza in loco degli autisti, con sostituzioni del personale in coda. Le segreterie provinciali di categoria chiedono ad Ager e al prefetto di Foggia di attivare da subito un tavolo tecnico per affrontare e risolvere, una volta per tutte, con urgenza il problema.

A mandare in tilt il ciclo dei rifiuti è stata la chiusura per manutenzione programmata del termovalorizzatore di Manfredonia, che ha determinato lo stop ai conferimenti nel vicino impianto di produzione di combustibile, con conseguenti ripercussioni sull’impianto di Amiu. La bassa percentuale di raccolta differenziata a Foggia contribuisce ad appesantire l’impianto Tmb che, altrove, regge di più proprio grazie alla differenziata spinta.

Ager Puglia ha contestato formalmente al gestore dell’impianto di recupero energetico di Manfredonia la violazione dell’obbligazione contrattuale. “Per contratto, il gestore di quell’impianto non deve mai sospendere il servizio e deve allocare in altro modo il Css prodotto – spiega il direttore generale di Ager Puglia Gianfranco Grandaliano,  – Quindi, è una responsabilità contrattuale del gestore, che noi abbiamo contestato. Poi, abbiamo trovato una soluzione, proposta anche dal gestore e condivisa con noi: portare un quantitativo in un altro impianto per alleggerire l’impianto di Foggia”.

Torna l'incubo rifiuti nella provincia di Foggia, decine di camion in coda davanti agli impianti: comuni ad un passo dall'emergenza – Telesveva Notizie

Ieri è stato disposto con urgenza l’invio a Massafra dei camion di Fsc, la frazione secca combustibile, uno dei due flussi prodotti dal processo di biostabilizzazione nell’impianto di Foggia. “Ora c’è un effetto di assestamento – fa sapere il dg Grandaliano – e, una volta svuotate le celle piene, ripartiranno le attività interrotte”.

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