Ristrutturazione e nuovi servizi, ultima chance per la casa di riposo “Anna Rizzi”. Forte: “Bando pluriennale, sicurezza e salute le priorità”

L’ultima chiamata per il rilancio dell’Asp Smar di Manfredonia è un bando pubblico misto, di durata pluriennale. L’obiettivo è quello di convincere un

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L’ultima chiamata per il rilancio dell’Asp Smar di Manfredonia è un bando pubblico misto, di durata pluriennale. L’obiettivo è quello di convincere un gestore a riqualificare gli immobili con la possibilità di allargare il ventaglio dei servizi sanitari offerti. Oltre alla casa di riposo. Il commissario Giacomo Forte ha fatto partire le procedure, che dovrebbero concludersi entro maggio. Nei giorni scorsi il vescovo Franco Moscone è intervenuto dichiarando “inverosimile” la decisione di sospendere i servizi del prossimo mese di Giugno.

Casi di Coronavirus nella nota casa di riposo di Manfredonia, "Anna Rizzi".  Subito sanificazione e isolamento degli ospiti - l'Immediato

“Le abbiamo provate tutte finora, coinvolgendo gli Enti preposti – commenta Forte -, sospendere le attività è ora necessario per garantire i lavori di ristrutturazione e riadeguamento. Non possiamo reiterare oltremodo l’attuale situazione, che non garantisce livelli adeguati di sicurezza per gli ospiti e per gli operatori. Al vescovo avevamo chiesto la disponibilità di un immobile come soluzione ponte, ma non ci ha mai riposto. In completa solitudine ci siamo sobbarcati tutti gli oneri dell’emergenza Covid, dimostrando di essere una struttura eccellente. Adesso siamo in una fase diversa, in cui bisogna mettere tutto in sicurezza secondo le normative vigenti”.

Al momento, l’”Anna Rizzi” ospita 24 anziani (tutti i posti letto sono occupati). Ma ci viene riferito che c’è anche una lista d’attesa, “a dimostrazione della qualità del servizio offerto”. Anche perché si tratta di utenti paganti. Il personale impiegato dalla San Giovanni di Dio, invece, consta di circa 20 persone. “Mi sono assunto responsabilità importanti durante la pandemia – aggiunge -, proteggendo al meglio i nostri anziani particolarmente esposti al virus. Il lavoro è stato tutelato al meglio, garantendo gli stipendi. Questa è una nuova fase e servono risposte diverse. Con la Regione Puglia stiamo cercando spazi di offerta diversi, anche in ambito sanitario, ma bisogna mantenere l’autonomia imprenditoriale, altrimenti lo scenario non sarà dei migliori. La sospensione precauzionale servirà proprio a questo, ad evitare che venga revocata l’autorizzazione. Nelle more, il reddito, seppur non pieno, verrà garantito dalla Naspi, mentre gli anziani dovranno essere trasferiti. L’auspicio è quello di poter potenziare un servizio che, finora, è stato egregio”, conclude il commissario.

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