Space Economy, la Puglia traina il settore

Ospiterà il primo spazioporto europeo per i voli suborbitali, all'interno dell'aeroporto di Grottaglie, ma già oggi la Puglia è un territorio importan

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Ospiterà il primo spazioporto europeo per i voli suborbitali, all’interno dell’aeroporto di Grottaglie, ma già oggi la Puglia è un territorio importante per il settore aerospaziale italiano. Un comparto, quello pugliese, che prima della pandemia superava gli 1,5 miliardi di fatturato, con un export di 738 milioni di euro. Risultato del lavoro di oltre cento organizzazioni tra pubbliche e private, che danno lavoro a 7.500 persone, delle quali 400 sono impegnate nella ricerca.


Numeri che inseriscono la Puglia nella top ten delle regioni italiane in un settore che, secondo l’Osservatorio sull’aerospazio 2022 di iCribis, genera un fatturato pari a 13 miliardi di euro. La Lombardia, con il 20,5% del mercato, è la prima realtà italiana del comparto, ma con un valore di mercato pari al 6,2% del totale, le aziende pugliesi collocano la regione al sesto posto in Italia.
Se si guarda alla composizione del settore, sempre secondo iCribis è composto per il 95,4% da imprese che fabbricano aeromobili, veicoli spaziali e dispositivi collegati. Residuale l’attività legata ai sedili per aeromobili (3,9%) e ai missili balistici (0,7%).
Interessante, inoltre, sottolineare come anche in questo comparto, come spesso accade nel nostro paese, a dominare la scena siano le piccole e medie imprese. Il 46,9% delle aziende attive nella space economy, infatti, ha un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro l’anno ed occupa meno di dieci dipendenti. A queste si aggiunge un 23,4% di Pmi propriamente dette. Solo il 7,9% delle aziende attive nel settore ha dichiarato un fatturato superiore ai 10 milioni di euro.
Da segnalare, inoltre, la propensione all’innovazione dell’aerospaziale italiano. Sempre secondo l’Osservatorio iCribis, infatti, Il 7,8% delle aziende che operano nella space economy è registrata come startup innovativa.
Numeri, questi, riferiti al 2022. Anno che l’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano ha definito come quello del consolidamento per l’industria aerospaziale italiana. Un’industria che ha il suo punto di forza nelle attività legate all’osservazione della Terra, sono italiane 421 delle poco più di mille aziende esistenti al mondo, ma che conta anche 384 imprese che si occupano di navigazione satellitare e 203 che lavorano sulla comunicazione satellitare.
Il consolidamento del quale parla l’Osservatorio del Politecnico di Milano, trova un’ulteriore conferma se si prendono in considerazione i numeri legati alle esportazioni. Nel 2021, secondo il portale specializzato Worlds Top Exports, l’Italia era il sesto paese al mondo, il quarto a livello europeo per quanto riguarda le esportazioni legate al settore aerospaziale. Si tratta di un mercato largamente dominato dagli Stati Uniti, i cui 89,1 miliardi di dollari di export rappresentano il 39,8% del totale. Da questa sponda dell’Atlantico, la campionessa è la Francia (31 miliardi, ovvero il 13,8% del mercato), seguita da Germania e Regno Unito. Nel 2021 il nostro paese ha esportato prodotti legati all’aerospazio per 5,2 miliardi, occupando così una fetta di mercato pari al 2,3%, ma soprattutto facendo segnare una crescita del 26,2%, seconda solo al 39,3% dei Paesi Bassi, rispetto all’anno precedente. Un risultato che ha portato il saldo commerciale in territorio positivo per 2,4 miliardi, dato in crescita del 77,4% rispetto al 2020.
Sul fronte degli investimenti, spiega infine l’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, il 2022 ha registrato un rallentamento negli investimenti in startup. A livello globale, si tratta di 8 miliardi contro i 14 dell’anno precedente. Ad incidere su questo rallentamento l’instabilità geopolitica, la crisi dei mercati finanziari e la frenata delle operazioni di Special purpose acquisition company, che sono state regolate nel febbraio dello scorso anno. A rendere più rosea la prospettiva, però, il fatto che il bilancio della Commissione Europea per il periodo 2021-2027 preveda lo stanziamento più alto di sempre per il settore della space economy, pari a 14,8 miliardi di euro.

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