Manfredonia.Che fine hanno fatto le strisce pedonali ?

Che fine hanno fatto le strisce pedonali di via della Croce all’incrocio con via Gandhi? Dopo il ripristino del manto stradale, gradualmente in esecuz

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Che fine hanno fatto le strisce pedonali di via della Croce all’incrocio con via Gandhi? Dopo il ripristino del manto stradale, gradualmente in esecuzione in alcune zone della città a cura dell’impresa che aveva precedentemente effettuato lavori di posa della fibra, è prontamente intervenuta anche la società concessionaria del servizio di sosta a pagamento, con la ridipintura delle strisce blu nei tratti riasfaltati dove le stesse erano state cancellate dai lavori di bitumazione. Ma in molti casi pare ci si sia dimenticati di lasciare posto a quelle pedonali che pure in precedenza esistevano.
Il Codice della strada dice che un attraversamento, per essere riconosciuto e segnalato regolarmente, deve essere interessato da un flusso consistente e regolare di persone: in questo modo conquista lo status di “zona sensibile” e acquisisce tutta la segnaletica stradale idonea a renderlo un attraversamento pedonale.
Sempre il CdS dice che quando il traffico non e’ regolato da agenti della polizia locale o da semafori, i conducenti sono tenuti a rallentare e dare la precedenza ai pedoni che si trovano già sugli attraversamenti pedonali o nelle loro immediate vicinanze. Ad avercele!
I dati forniti dall’Osservatorio Pedoni dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale) nel 2021 in Italia sono morti 271 pedoni (non inclusi quelli il cui decesso avviene nei giorni o nelle settimane successive all’investimento per le ferite gravi riportate, pari al 30-35%): una media di 22 vittime al mese, una ogni 32 ore.
Può esistere però un concorso di colpe o la totalità di colpa del pedone nei casi in cui egli stesso non rispetti le regole dettate dal codice della strada: l’articolo 190, ad esempio, impone ai pedoni di camminare sui merciapiedi e quando questi mancano, a tenersi sul margine della carreggiata in senso opposto alla marcia dei veicoli. Fuori dai centri abitati è obbligatorio disporsi in fila.
Al comma 2 dell’articolo 190 si legge che “i pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi”. In mancanza di strisce pedonali o se distano più di 100 metri dal punto di attraversamento, “i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, non diagonale, e ponendo massima attenzione a evitare situazioni di pericolo per sé o per altri». In questi casi ha la precedenza (comma 5) il conducente. Il comma 4 chiarisce che è vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità. Trasgredire comporta sanzioni.
E’ il 191 l’articolo che contempla gli obblighi per gli automobilisti. In mancanza di strisce bianche essi devono dare precedenza ai pedoni che abbiano già iniziato l’attraversamento.
Il caso di via della Croce (purtroppo non l’unico in città) è stato segnalato alcune settimane fa al comando di Polizia Municipale ma senza esito, almeno per ora.
Con la speranza di veder ripristinata la segnaletica preesistente, è bene anche sapere che esiste la possibilità di richiedere al comune la realizzazione di un attraversamento pedonale a raso in una strada urbana nel rispetto di precise prescrizioni: strisce accessibili anche a non deambulanti; segnalate con cartelli verticali; illuminate dall’alto nelle ore notturne o di scarsa visibilità quando l’attraversamento si trovi su vie ad elevato traffico; e, ovviamente, mantenute in efficienza a spese del comune.

Anna Maria Vitulano

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