CARNEVALE, LE IMMAGINI A COLORI DEL 1956

L'edizione 2023 del Carnevale di Manfredonia passerà alla storia come la 'school edition' per eccellenza, perché è solo ed esclusivamente grazie all

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L’edizione 2023 del Carnevale di Manfredonia passerà alla storia come la ‘school edition’ per eccellenza, perché è solo ed esclusivamente grazie alla passione ed al lavoro di insegnanti e genitori, con il supporto di sarte e volontari vari, che un tripudio di magnifici bambini e ragazzi in maschera ha allietato le vie cittadine tra ali di folla in festa in una domenica dal sapore primaverile. Stupende e bravissime anche le immancabili majorettes, che nonostante il pochissimo tempo a disposizione, non hanno fatto mancare l’elegante ed artistica presenza.
Non pervenuti gli innumerevoli gruppi mascherati ed i maestosi carri in cartapesta, anima pulsante del nostro Carnevale.
Seppur si hanno notizie di gruppi mascherati in giro per Manfredonia fin dal Settecento, è solo dopo la seconda guerra mondiale che essi non furono più semplicemente ‘spontanei’, ma iniziarono ad organizzarsi in vere e proprie sfilate.
La prima parata organizzata con una cabina di regia si ebbe nel 1954, ma soltanto un anno dopo si aggiunsero per la prima volta in assoluto anche i carri di cartapesta. I primi due carri allegorici di Manfredonia furono “Nascita di Nettuno” e “Notti di Carnevale”, ambedue molto apprezzati dal pubblico ed opera dell’ingegno di Tommaso Adabbo, emerito insegnante di disegno e storia dell’arte del locale Liceo Scientifico, nonché eccellente artista.
Fu proprio grazie al successo di questa seconda edizione, che nel 1955 venne costituito un gruppo di lavoro denominato “Comitato per il Carnevale Sipontino”, che divenne poi Comitato del Carnevale Dauno.
Sessantanove anni fa prendeva forma, dunque, un Carnevale che per decenni ci è stato invidiato in tutta la provincia di Foggia e pian piano aveva iniziato a varcare anche i confini regionali. Oggi possiamo soffermarci a guardare con nostalgia alle edizioni del passato, chiedendoci come mai non riusciamo a far decollare una manifestazione che tutti noi sipontini amiamo.
Chapeau alle scuole per la sfilata delle Meraviglie, i cui abiti hanno stupito ed incantato il pubblico con modelli che a mio avviso superano anche la bellezza delle più elaborate maschere veneziane. Sull’organizzazione approssimativa di un’improvvisata cabina di regia, invece, preferisco non esprimermi in questa sede.
Buona visione a tutti con un tuffo nel Carnevale del 1956!
Maria Teresa Valente

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