Giochi Mediterraneo, commissione Senato: ok al commissario. Emiliano: «Non si possono commissariare»

E’ stato approvato in commissione bilancio del Senato un emendamento proposto da quattro senatori di Fratelli D’Italia (tra cui Maria Nocco eletta a T

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E’ stato approvato in commissione bilancio del Senato un emendamento proposto da quattro senatori di Fratelli D’Italia (tra cui Maria Nocco eletta a Taranto), e riformulato dal governo, per la nomina di un commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo di Taranto in programma nel 2026. L’emendamento è collegato al decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, – recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale degli investimenti complementari (Pnc) al Pnrr – che dovrà tornare in aula entro il 25 aprile per l’approvazione definitiva. Nel testo di proposta dell’emendamento, poi approvato, viene specificato che la nomina del commissario si rende necessaria «al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo del 2026».

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IL COMMENTO DI PAGANO (PD)

«Ancora una volta nel giro di pochi mesi, il Ministro Fitto riesce a mettere le mani sulle risorse di un’iniziativa importantissima, come in questo caso i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026, per piegarne l’uso agli interessi della propria parte politica. A essere commissariato non è il Comitato organizzatore, che insieme ad Asset della Regione Puglia ha dimostrato coi fatti di non avere responsabilità nei ritardi, ma gli stessi interventi che si devono eseguire». Lo sottolinea Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, in merito all’emendamento a firma Fdi approvato dalla Commissione Bilancio del Senato nell’ambito dell’esame del decreto-legge ‘Pnrr’.

«Se l’obiettivo – aggiunge – fosse stato davvero accelerare la realizzazione delle opere, il Governo e il Ministro Fitto avrebbero potuto semplicemente stanziare i 150 milioni che mancano e che reclamiamo da più di 2 anni e per cui esiste già un elenco dettagliato delle opere da eseguire con relativo cronoprogramma. Il commissariamento approvato, invece, ha evidentemente tutt’altro scopo: appropriarsi delle risorse già messe in campo grazie al Pd e farle gestire in prima persona da qualche fedele sodale della sua parte politica».

«Come si fa – continua Pagano – a dire che il commissariamento garantirà la consegna tempestiva dei lavori, se solo per la nomina del Commissario e la predisposizione del programma di interventi, si perderanno 3 mesi?». «Senza parlare, poi, di tutto il tempo che passerà – conclude – prima che quegli stessi interventi siano approvati con i decreti del Ministro Fitto.»

LA DURA REPLICA DI EMILIANO

«Il governo italiano non ha compreso che il comitato organizzatore di un evento sportivo internazionale non è commissariabile. Ogni iniziativa relativa alle infrastrutture per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo non può che pervenire dalle scelte del Comitato organizzatore che, peraltro, sono state già concordate con il Comitato internazionale olimpico. Scelte peraltro già trasmesse da oltre un anno ai ministeri competenti, dai quali non sono pervenute osservazioni strutturali di merito e l’istruttoria si è conclusa con la definizione dell’elenco degli interventi fin dal mese di luglio 2022 con l’allora ministro Carfagna». Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in merito all’emendamento a firma Fdi, approvato dalla commissione Bilancio del Senato, per la nomina di un commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo di Taranto in programma nel 2026. Nel testo dell’emendamento si precisa che la nomina del commissario si rende necessaria «al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi».

«Il nuovo Governo – prosegue il presidente Emiliano – dalla data del suo insediamento, non ha ritenuto di svolgere nessun confronto di tipo tecnico e operativo con il Comitato organizzatore che sta lavorando da anni all’evento. Il commissario potrà svolgere solo un ruolo relativo alle opere infrastrutturali che, d’altra parte però, non possono che essere condivise con il Comitato organizzatore oltre che con gli enti locali e i territori interessati. La condivisione delle iniziative sui territori e le modalità della loro realizzazione sono l’unico elemento che può garantire una tempestiva ed efficace realizzazione delle opere e dell’evento stesso».

«La proposta di commissariamento delle opere dei Giochi del Mediterraneo – prosegue Emiliano – non prevede l’intesa con la Regione Puglia e con il Comune di Taranto che invece è indispensabile sia perché l’impiantistica sportiva risulta materia concorrente tra Stato e Regioni sia per i principi di leale collaborazione fra enti pubblici, soprattutto perché sia il Comune di Taranto sia la Regione Puglia insieme al Coni sono i sottoscrittori del contratto di assegnazione dei Giochi con il Comitato Internazionale».

«Infatti – precisa Emiliano – tutti i commissariamenti di grandi opere infrastrutturali di interesse regionale e locale sono avvenute sempre di intesa con la Regione e gli enti territoriali interessati in attuazione della normativa vigente. Si esprime grande preoccupazione sul fatto che il commissariamento degli interventi per i Giochi, con le inevitabili lunghezze procedurali previste e creando una soluzione di continuità rispetto al lavoro già avviato, determini di per sé un rallentamento delle procedure in atto che rischia di compromettere il perseguimento dell’obiettivo». «A tal riguardo – aggiunge – un esempio lampante è la decisione del capo dipartimento del ministro dello sport Abodi di non partecipare domani ad una importante riunione del comitato direttivo dei Giochi del Mediterraneo presieduto dal sindaco di Taranto. Uno schiaffo istituzionale e la conferma delle conseguenze negative del commissariamento e del suo carattere strumentale».

«In ultimo – conclude Emiliano – a differenza degli altri commissariamenti, come ad esempio quello per la metropolitana di Torino effettuato con lo stesso provvedimento, per il commissario dei Giochi del Mediterraneo è previsto un generoso compenso, mentre per quello di Torino è a titolo gratuito, pur trattandosi di un’opera di grandissima complessità tecnica e di importo finanziario di ben più rilevanti dimensioni».

L’ATTACCO A FITTO

«Ciò che più temevamo è infine accaduto. Il Ministro Fitto, oramai uomo solo al comando, dopo aver paralizzato la spesa Pnrr, Fsc e Por, ora blocca il grande lavoro fatto su una manifestazione internazionale che dovrebbe segnare il definitivo rilancio di Taranto». Lo afferma il Dem Claudio Stefanazzi dopo l’approvazione in commissione Bilancio al Senato di un emendamento al dl Pnrr «proposto da Fratelli d’Italia e riformulato dal Governo, per la nomina di un commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo di Taranto in programma nel 2026».

Già «nel 2003 – afferma in una nota – Purtroppo questa per la Puglia è una triste Fitto, avocando alla presidenza il Por 2000/2006, bloccò tutti i bandi, affondando quel ciclo di programmazione. Oggi, dopo mesi dall’insediamento del Governo Meloni, non solo Fitto non ha fatto avanzare di un millimetro la spesa a valere su praticamente tutti i fondi a disposizione di Stato centrale e amministrazioni locali, ma continua nella sua strategia di accentramento, senza alcun vantaggio per i territori, anzi contro gli stessi».

L’emendamento in più «prevede la remunerazione del commissario e della struttura tecnica a sostegno dello stesso per un importo esorbitante pari a circa 6 milioni di euro su 200 milioni di opere. Attualmente, il comitato organizzatore dei Giochi agisce a titolo gratuito. E, a conferma di quanto la cifra prevista sia spropositata, voglio ricordare che il commissario dei Lavori della Linea 2 della Metropolitana di Torino (1.5 miliardi di opere) agisce a titolo gratuito».

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