Terremoto tra Turchia e Siria, oltre 7100 morti. L’italiano disperso è Angelo Zen

Si aggrava di ora in ora il bilancio del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria: il numero delle è salito a oltre 7.100. I soccorr

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Si aggrava di ora in ora il bilancio del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria: il numero delle è salito a oltre 7.100.

I soccorritori sono ancora alla ricerca di sopravvissuti intrappolati.

Una veduta aerea dei crolli © EPA

Si continua a scavare mentre non si fermano le scosse. Funzionari e medici hanno affermato che 5.434 persone sono morte in Turchia e 1.712 in Siria, portando così il totale delle vittime a 7.146. I feriti sono 26.721 e gli edifici distrutti 5.775.

C’è un italiano che ancora manca all’appello. Si chiama Angelo Zen, ha 60 anni ed è un imprenditore veneto. “Siamo in contatto costante con la famiglia”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Un giornalista turco, Ibrahim Haskologlu, ha raccontato a Bbc News Channel che le persone stanno inviando a lui e ad altri giornalisti video, note vocali e le loro posizioni in diretta da sotto le macerie. “Ci dicono dove sono e non possiamo fare nulla”, dice Haskologlu, originario di Malatya, un’area pesantemente colpita dai terremoti di ieri, ma ora a Istanbul.

Si moltiplicano anche i salvataggi miracolosi, come quello della neonata trovata viva ancora con il cordone ombelicale attaccato alla mamma che purtroppo è morta sotto le macerie. Una madre e le sue due figlie sono state estratte vive dalle macerie dopo 33 ore ad Hatay, una delle zone più colpite dal terremoto che si è abbattuto sul sud est della Turchia. Lo rende noto Anadolu facendo sapere che mentre venivano trasportate in ospedale, il cuore di una delle figlie ha smesso di battere ma la ragazza è stata successivamente rianimata. 

Secondo l’Oms il bilancio totale delle vittime potrebbe arrivare a 20.000. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est.

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