Il Blu non si Addice alla strade di Manfredonia

98.519,23 euro è la somma spettante al Comune dagli incassi dei parcheggi stradali cittadini, dall’entrata in esercizio di un servizio sul qu

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98.519,23 euro è la somma spettante al Comune dagli incassi dei parcheggi stradali cittadini, dall’entrata in esercizio di un servizio sul quale la civica amministrazione contava di ottenere un ben maggior gettito. Poco più della metà (52%) di quanto ha incassato la Publiparking, la società che gestisce il servizio che è lecito ritenere sarà tutt’altro che soddisfatta. Le previsioni erano infatti ben differenti. In buona sostanza un flop. Per tanti versi annunciato.
AAD AMMETTERLO l’assessore alle opere pubbliche rispondendo ad una interrogazione della consigliera di minoranza Maria Teresa Valente che chiedeva appunto di conoscere l’andamento degli incassi del servizio sosta a pagamento. Una sollecitazione opportuna per verificare quale sia stata di fatto la risposta degli automobilisti ad un progetto di sosta a pagamento cittadina, fortemente e motivatamente contestato.
IL REPORT fornito dalla Publiparking e letto dall’assessore, evidenzia come il ricorso ai 2.400 stalli stradali segnati da strisce blu, sia stato alquanto limitato. Le maggiori occupazioni si sono registrate ad agosto, mese notoriamente di maggior traffico, quando il valore dei ticket staccati dagli appositi parcometri, ha raggiunto la soglia di 29.730,31 euro. «La riprova di quanto scellerato sia stato da parte del sindaco Gianni Rotice mostrarsi sordo alle proposte della minoranza consiliare per l’introduzione di “vere” agevolazioni sulle tariffe stabilite, per stupire la cittadinanza con migliorie razionali in vece di quelle irragionevoli introdotte che a quanto pare si sono rivelate fallimentari».
LE PROPOSTE avanzate in consiglio comunale raccoglievano peraltro le lamentele articolate evidenziate dall’utenza sin dalle prime battute della presentazione del progetto che, per il vero, ha avuto una gestazione a più mani iniziata dalla precedente amministrazione comunale e proseguita dalla Commissione straordinaria. Le contestazioni avanzate non hanno riguardato pregiudizialmente il sistema del parcheggio a pagamento, quanto piuttosto le modalità di attuazione, in particolare quelle giudicate “vessatorie” da Tommaso Rinaldi, nei confronti dei residenti e dei lavoratori. «Tariffe folli – obbiettava – che non trovano alcuna logica, neppure se le si confrontano con quelle delle città più ricche d’Italia». Tra i suggerimenti avanzati dalla Valente, quelli di «portare il costo degli abbonamenti a 50 euro, di eliminare le strisce blu dai luoghi di lavoro e di cura». Puntare insomma su un servizio accessibile a tutti e non a pochi che non risolvono il problema.
L’INTRODUZIONE di un servizio che tra le finalità avrebbe dovuto avere, oltre quella di assicurare un giusto introito per le casse asfittiche comunali (a proposito come sono impiegati quei pur pochi euro incassati dai parcheggi?), anche quella di ordinare il traffico cittadino, non ha, in conclusine, sortito gli effetti sperati ma li ha per tanti versi, se possibile, peggiorati. Si va avanti con interventi occasionali e irrazionali. Manca un funzionale piano complessivo della mobilità cittadina che tenga conto della viabilità urbana, dei parcheggi stradali, delle aree di sosta ausiliarie inserite nella rete viaria, che consideri e rispetti le legittime inderogabili esigenze di chi abita e vive in quelle strade.
Michele Apollonio

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