RINUNCIA PER ETICA PROFESSIONALE A DIFENDERE UN IMPUTATO DELLA STELLA MARIS

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NON SUCCEDE spesso, ma succede. Che un avvocato per etica professionale rinunci al mandato difensivo ricevuto da persona sottoposta ad indagini giudiziarie in carcere. È quanto ha deciso l’avvocato Antonio Maria La Scala che ha rimesso il mandato di difensore di fiducia di Antonio Vero, assieme a Mariano Paganini, entrambi di Manfredonia, e Michele Salcuni di Monte sant’Angelo, operatori socio sanitari presso la Casa di riposo “Stella Maris” di Siponto (Manfredonia), accusati a vario titolo di maltrattamenti e violenze sessuale ai danni di ospiti di quella residenza. Per loro il gip del tribunale di Foggia aveva disposto i domiciliari, ma il Tribunale della libertà di Bari ha stabilito la detenzione in carcere.
«A SEGUITO dell’analisi e lettura degli atti acquisiti, il sottoscritto ritiene di non poter più proseguire nell’esercizio del mandato difensivo conferito da sig. Vero Antonio» scrive l’avocato La Scala nella comunicazione inviata al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. L’avvocato La Scala, originario di Manfredonia, noto per il suo impegno per la difesa dei diritti civili, è stato nominato dal Presidente della Regione Puglia, responsabile del Nucleo ispettivo regionale sanitario (NIRS) che tra i compiti ha anche quello di ispezione in Strutture sanitarie pubbliche o private accreditate presso la Regione Puglia.
«STANDO alle contestazioni cautelari mosse nell’ambito del presente procedimento – annota il legale – i fatti in questione riguarderebbero soggetti in servizio, tra cui Vero, con la qualifica di operatori socio-assistenziale presso la Casa di riposo “Stella Maris” di Siponto. A questo punto – argomenta – seppur non rilevando in concreto una ipotesi di incompatibilità o conflitto di interesse dello scrivente in quanto nel caso di specie, allo stato, si può escludere una competenza della Struttura regionale del N.I.R.S. con riferimento alle attività compiute dalla “Casa di cura Stella Maris” e dei suoi operatori, si ritiene opportuno da parte del sottoscritto di rinunciare al mandato difensivo conferito dal sig, Vero, per salvaguardare – spiega – l’immagine e l’imparzialità dell’Ufficio regionale menzionato e dell’incarico pubblico attualmente ricoperto, oltre che ad evitare qualsivoglia pregiudizio alla difesa del sig. Vero Antonio rispetto alle contestazioni mosse nel presente procedimento».
Michele Apollonio

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