Caos per alcuni bus soppressi

Finisce lo stato di emergenza, ma iniziano i problemi per i pendolari della provincia di Foggia. Un’infermiera del Policlinico Riuniti di Foggia ha se

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Finisce lo stato di emergenza, ma iniziano i problemi per i pendolari della provincia di Foggia. Un’infermiera del Policlinico Riuniti di Foggia ha segnalato disagi su alcune tratte. “Utilizzo come molti i mezzi pubblici. Con la fine dello stato d’emergenza covid, è stato abolito il secondo pullman sulla tratta San Marco – San Giovanni – Foggia e sulla tratta Monte – Manfredonia – Foggia. Il risultato è che il pullman su entrambe le tratte è strapieno. La gente – prosegue l’infermiera – è costretta a viaggiare in piedi, con tutti i rischi connessi alle brusche frenate. Inoltre, vengono messi in difficoltà anche gli autisti. Non devono viaggiare con persone in piedi, ma per una questione etica e morale, non se la sentono di far scendere chi è rimasto in piedi, e quindi si parte lo stesso”.
In ogni caso, l’eccessivo numero di persone avrebbe costretto alcuni autisti a lasciare a terra alcuni pendolari.
“Si paga l’abbonamento, ma non si ha la certezza di avere il posto a sedere o, peggio ancora, non si ha neanche la certezza che, se si resta in piedi, si possa raggiungere il posto di lavoro, perché l’autista, per viaggiare in sicurezza, potrebbe far scendere chi è rimasto in piedi”, conclude l’infermiera. Maggiori disagi si riscontra la mattina, ma ieri sera si è creata una calca anche sul bus delle ore 22 come documentato da una foto. “Solitamente i turni pomeridiano e notturno sono quelli in cui ci meno persone rispetto al turno di mattina, nonostante ciò ci sono persone in piedi”.

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