Il dramma di Vieste in un tratto di mare con divieto di balneazione, la bambina tradita da forte corrente. La ricostruzione della Guardia Costiera

Una giornata drammatica per Vieste e tutta la provincia di Foggia, orfana di una bambina di soltanto 12 anni, morta annegata nelle acque del Gargano.

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Una giornata drammatica per Vieste e tutta la provincia di Foggia, orfana di una bambina di soltanto 12 anni, morta annegata nelle acque del Gargano. La ricostruzione dei fatti in una nota stampa diramata dalla Guardia Costiera, Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste. “Alle 10:50 – scrivono – la Sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste ha avviato una vasta operazione di ricerca e soccorso nelle acque di competenza quando un passante, allarmato dalla presenza di tre bambini a nuoto tra l’Isola del Faro e Marina Piccola nonostante il mare agitato, ha segnalato il tutto tramite il numero per le emergenze in mare 1530.

Immediato l’avvio delle ricerche da parte del personale della Guardia Costiera che, valutando il basso fondale e la necessità di immediato intervento, tramite l’utilizzo di un gommone privato ormeggiato dinanzi agli Uffici, senza esitare ha raggiunto il luogo della segnalazione riuscendo a trarre in salvo due fratellini, C.D. e C.F., rispettivamente di 11 e 8 anni. Gli stessi, nonostante lo shock, hanno confermato la presenza di una terza persona, la loro cuginetta di 12 anni. Poi sono stati affidati alle cure dei sanitari.

Dalla Sala Operativa è stato predisposto un piano di ricerca in mare e lungo il litorale costiero con pattuglie a terra, coinvolgendo altresì la Polizia Locale del Comune di Vieste e la locale Stazione dei Carabinieri. In mare, quindi, è stata inviata l’unità appositamente predisposta per la ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue) CP 880, il battello costiero A74 in forza all’Ufficio Locale Marittimo di Rodi Garganico coordinando l’intervento di altre imbarcazioni e natanti di privati cittadini volenterosi a fornire il proprio contributo.

Il tratto di mare in questione, peraltro interessato da un divieto di navigazione e balneazione, anche in condizioni normali presentava una forte risacca che rendeva difficoltosa lo svolgimento di attività natatoria. Tale condizione è stata ancor più resa pericolosa dall’immediato alimentarsi di una forte corrente e conseguente mare agitato, che ha reso necessario estendere l’area di ricerca anche verso il litorale più a sud di Vieste.

Vista la necessità di impiegare anche mezzi aerei – riporta ancora la nota –, il coordinamento delle operazioni è stato assunto dal MRSC (Centro di Coordinamento Regionale) della Guardia Costiera di Bari che ha disposto l’invio sul posto di due elicotteri, rispettivamente un AW 139 CP proveniente dalla Base Aerea Guardia Costiera di Pescara ed un elicottero specializzato dei Vigili del Fuoco proveniente da Bari, che hanno integrato il dispositivo terrestre e navale presente sul posto ed impiegato nelle ricerche.

Contestualmente all’imminente arrivo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Taranto, il corpo esanime della bambina è stato ritrovato sugli scogli di Marina di Vieste ed immediatamente trasportato in banchina. All’arrivo, il personale del 118, già presente sul posto, ha effettuato le previste manovre di primo soccorso, con esito negativo e constatando, purtroppo, l’avvenuto decesso.

Nonostante l’enorme sforzo profuso, anche da diversi volontari che sono accorsi sul luogo ed hanno messo a disposizione dell’Autorità Marittima le proprie imbarcazioni ed il proprio contributo, la collaborazione tra le diverse istituzioni e l’impiego di un dispositivo aeronavale completo, le operazioni di salvataggio della bambina hanno quindi avuto esito negativo. Sono in corso le attività d’indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia che ha disposto il trasporto della salma presso l’obitorio per i successivi accertamenti a cura del medico legale.

La tragedia occorsa in data odierna – concludono dalla Guardia Costiera di Vieste – rende doveroso rammentare di non sottovalutare mai le condizioni meteomarine che, come nel caso di oggi, possono mutare repentinamente nonché consultare le Ordinanze emesse dagli Enti competenti per evitare situazioni di pericolo o rischio già note”.

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