Decreto Sostegni da 32 miliardi all’esame del Cdm

Un incontro tra il governo e le Regioni sul decreto sostegni nel pomeriggio. All'incontro partecipano il ministro dell'Economia Daniele Franco e quell

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Un incontro tra il governo e le Regioni sul decreto sostegni nel pomeriggio. All’incontro partecipano il ministro dell’Economia Daniele Franco e quello degli Affari Regionali Mariastella Gelmini.

“L’incontro sul dl Sostegni, tra i capigruppo della maggioranza e i Ministri Franco e D’Incà, alla presenza dei sottosegretari del Mef e dei Rapporti con il Parlamento, è stato molto positivo.

Si è trattato del primo vero confronto interno alla maggioranza con il coinvolgimento dei rappresentanti parlamentari”. Lo si apprende da fonti del Ministero con i Rapporti per il Parlamento. “I rappresentanti delle forze parlamentari hanno espresso la comune volontà di coordinarsi, sottolineando la centralità del Parlamento. La direzione indicata è quella procedere verso tre letture del provvedimento in Parlamento”, si apprende ancora.

“Il Movimento 5 Stelle lavora da mesi alla proroga dei Navigator e questa, estesa fino al 31 dicembre 2021, dovrebbe essere già inserita nel testo del Decreto Sostegno che domani approderà in Consiglio dei Ministri”. Lo afferma il sottosegretario al Lavoro Rossella Accoto, sottolineando che si tratta di “un grande patrimonio di capacità e di esperienza. Due anni di lavoro all’interno dei centri per l’impiego sono un capitale che non deve essere dilapidato e sul quale sarà necessario fare un ragionamento che vada anche oltre il confine temporale del 2021”.

Una “netta discontinuità” sui criteri, le risorse e la tempistica per l’erogazione dei contributi a fondo perduto alle imprese previsti nel prossimo dl Sostegni. A chiederla è la Cna secondo cui “senza una profonda revisione del meccanismo, meno di un quarto delle imprese che hanno subito riduzioni del fatturato nel 2020 potrà accedere ai benefici con un importo medio inferiore ai mille euro”. Un risultato “inaccettabile per milioni di artigiani e piccole imprese schiacciate da una crisi senza precedenti. – afferma la confederazione – Lo scostamento è stato approvato tre mesi fa e ancora non c’è il provvedimento sui ristori”.

Nel decreto Sostegni dovrebbe essere introdotta una norma per consentire la somministrazione di vaccini nelle farmacie. E’ quanto emerge dopo la riunione tra il governo e i capigruppo della maggioranza. La norma, come annunciato in commissione dal ministro della Salute Roberto Speranza, dovrebbe permettere ai farmacisti di somministrare le dosi di vaccino dopo un breve corso preparatorio.

Alla nuova tranche di contributi a fondo perduto potranno accedere le imprese con perdite del 30%: sarebbe questa la nuova soglia di riferimento per gli aiuti per le Pmi del decreto Sostegni, secondo quanto si apprende da diverse fonti di maggioranza al termine del lungo vertice tra partiti e governo. Finora il parametro utilizzato era quello di cali del 33%. Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro.

 

Un provvedimento da 32 miliardi, con uno spazio da 500 mln per le modifiche parlamentari. È quanto annunciato dal ministro Daniele Franco sul decreto legge Sostegni. Il governo, rappresentato anche dal ministro Federico D’Incà, avrebbe confermato che il dl è atteso in cdm venerdì e avrebbe spiegato che sono previsti tre passaggi parlamentari, per consentire a ciascuna Camera di esaminare ed emendare il testo.

Aiuti alle imprese fino a 10 milioni di ricavi con 5 fasce e percentuali che vanno dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi: sarebbe questo lo schema illustrato dal ministro dell’economia ai partiti nel corso dell’incontro con i capigruppo in Parlamento. Lo schema prevede un indennizzo del 60% per le imprese fino a 100mila euro, del 50% tra 100mila e 400mila euro, del 40% tra 400mila e un milione, 30% tra uno e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni.

Una una tantum per gli stagionali per 3 mesi da 2400 euro complessivi, con una copertura di un miliardo e mezzo. Un altro miliardo e mezzo per incrementare il fondo istituito con la manovra per ridurre i contributi dovuti da parte degli autonomi. Sono alcune delle misure illustrate dal ministro Franco.

Alla riunione sul decreto Sostegni Italia viva ha posto i temi della cancellazione delle cartelle esattoriali non più esigibili, dell’abolizione della plastic tax e sugar tax, allungare la restituzione dei prestiti del decreto Liquidità, il sostegno alle compagnie aeree (non solo Alitalia) e alle attività turistiche ed economiche legate alla montagna. E ancora: attenzione alle famiglie tenendo conto che le misure di sostegno incidono in maniera diversa sulla famiglie con figli, l’estensione del bonus babysitter a chi è in smartworking e chiarezza su risorse per asili nido.

Restano aperti, nel decreto Sostegni, i nodi della cancellazione delle vecchie cartelle e della proroga del blocco dei licenziamenti. E’ quanto si apprende da diverse fonti di maggioranza al termine della riunione con il governo. Il ministro Daniele Franco avrebbe spiegato che sulle due questioni il confronto sarebbe ancora aperto nell’esecutivo e che si arriverà a una sintesi per il Consiglio dei ministri che dovrebbe svolgersi domani. Per le cartelle si starebbe discutendo del tetto e anche dell’arco temporale: fin qui si è ipotizzato di cancellare cartelle fino a 5000 euro tra il 2000 e il 2015.

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