Coronavirus, in Puglia 1286 casi su 10.732 test (11,9%), ma tanti decessi, 39 in un giorno. Intensive quasi in soglia critica: 118 in tilt

Sono 1286 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Puglia, su 10.732 test registrati nelle ultime 24 ore, come riportato nel cons

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Sono 1286 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Puglia, su 10.732 test registrati nelle ultime 24 ore, come riportato nel consueto bollettino epidemiologico. Si contano anche, purtroppo, 39 decessi: 13 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 14 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto. Il tasso di positività è dell’11,9%.

Per quanto riguarda i nuovi positivi, la provincia di Bari riporta 524 nuovi casi; seguono quelle di Foggia (171), Brindisi (109), Lecce (147), Bat (67), Taranto (256). A questi vanno sommati 9 casi di residenza non nota e 3 residenti fuori regione.

Sul fronte ricoveri la situazione continua a crescere nelle ultime 24 ore: si passa da 1516 a 1532 pazienti che occupano i posti letto delle strutture sanitarie regionali. Cresce il numero dei guariti, dai 116.722 di ieri si passa ai 117.371 di oggi. Continuano purtroppo a salire i casi attualmente positivi, 35.805, in aumento rispetto ai 35.207 delle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.637.604 test.

LA CRITICA DI FDI SU OSPEDALE FIERA – «Oggi, 9 marzo, l’ospedale Covid in Fiera ancora non pervenuto. Abbiamo avuto ragione noi di Fratelli d’Italia: l’avevano etichettato e si sta rivelando sempre più, giorno dopo giorno, un colossale monumento all’improvvisazione, che rischia di produrre danni serissimi alla vigilia di un possibile nuovo lockdown”: lo dichiarano i consiglieri regionali pugliesi di Fratelli d’Italia. Domani è previsto un incontro tra sindacati e Policlinico per un accordo sul piano di attivazione. «Come abbiamo sempre sostenuto – chiede FdI – non sarebbe stato meglio implementare i posti letto nei presidi esistenti e, in particolare per quanto riguarda i posti letto di terapia intensiva, nei Dea di secondo livello ed in subordine negli ospedali di primo livello come prescritto dalle linee guida del ministero della Salute? Sarebbe stato sufficiente distribuire pochi posti letto in più per presidio e non avremmo avuto problemi di personale e, inoltre, avremmo potuto investire quei 20 milioni di euro nel potenziamento delle misure di prevenzione e nell’assistenza domiciliare». «Oggi – concludono – siamo colpiti da una terza ondata e ci ritroviamo in grandi difficoltà per l’inadeguatezza di Emiliano e Lopalco. È ora che in Puglia sia nominato un commissario».

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