Puglia, giallo sui dati non aggiornati e la «moltiplicazione» dei guariti: 5mila in 2 giorni. Oggi 1.063 casi e 25 morti. Balzo dei ricoveri (+75)

Mentre inizia il conto alla rovescia per il ritorno della Puglia in zona gialla - in serata è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale che fa cessare la

Foggia sconfitta in casa dal Taranto
«Facebook e Instagram a pagamento e senza pubblicità in Europa»
Putignano rinvia il Carnevale: «Un rischio che non possiamo correre, ma sarà una grande festa»

Mentre inizia il conto alla rovescia per il ritorno della Puglia in zona gialla – in serata è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale che fa cessare la zona arancione – dopo il pasticcio sui dati (non corretti o rappresentati male) delle Terapie intensive e dei positivi, prosegue il fuoco di fila contro l’assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco, che ribadisce l’equivoco attribuendolo a un fatto tecnico. E intanto sorgono alcuni dubbi sulla improvvisa moltiplicazione dei dati più rasserenanti, ovvero l’aumento a colpi di migliaia di guariti e la riduzione degli attualmente positivi.

La permanenza della Puglia in zona arancione – “colore” di certo non gradito allo stesso Lopalco e a coloro che temono un risalita dei contagi – ha destato non pochi malumori soprattutto quando si è scoperto che i dati dei positivi o dei guariti sarebbero stati aggiornati con ritardo, determinando un “aggravamento dei dati trasmessi al Ministero.

Tra martedì e mercoledì, quando è esploso il caso, una manina forse ha svecchiato il data base e, in 24 ore, si sono registrati 2.365 guariti in più, una riduzione drastica di “attualmente positivi” (1.725 in meno) e un conseguente calo delle persone in isolamento domiciliare (1.691). Cifre che qualche giorno fa hanno visto la Puglia con un numero di positivi superiore alla Lombardia che ha due volte e mezzo la popolazione della nostra regione.

Trend che sembra proseguire anche oggi con un ulteriore calo di oltre 1.400 positivi (che si attestano a quota 47.106) e un aumento dei guariti con ulteriori 2.492 casi (100 in più rispetto a ieri) che, unitamente alla riduzione di 1529 unità “dimesse” dall’isolamento domiciliare, fanno lievitare il numero delle persone “uscite” dal virus a 80.617. Come se i numeri abbiano iniziato a moltiplicarsi come i pani e i pesci, forse a conferma di un’accelerazione dell’aggiornamento dei dati.

Il bollettino sul Covid delle ultime 24 ore registra 1.063 casi su 10.517 test (350 in provincia di Bari, 95 in provincia di Brindisi, 128 nella provincia BAT, 61 in provincia di Foggia, 108 in provincia di Lecce, 307 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 11 casi di provincia di residenza non nota) pari a una percentuale del 10%, e altri 25 morti (14 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 8 in provincia di Foggia).

Ma le cifre vedono lievitare i ricoveri che, rispetto a ieri, fanno un balzo in avanti e riportano i numeri indietro di diversi giorni: si è passati dalle 1.580 persone ospedalizzate alle 1.655 delle ultime 24 ore.

Quanto accaduto in Puglia è simile al caso scoppiato in Lombardia. Nel monitoraggio di venerdì scorso il riempimento dei 460 letti di Intensiva pugliesi era pari al 37%, oltre la soglia critica del 30%, dato che ha imposto alla Cabina di regia di classificare la Puglia a rischio «alto» contro il «moderato» della settimana precedente.

Ma si è scoperto che in realtà il totale dei letti disponibili nelle Intensive è pari a 569, perché nel conto – così come fanno tutte le altre Regioni – vanno inseriti anche i 109 posti temporanei che sono stati allestiti negli ultimi 60 giorni: in questo modo il riempimento sarebbe sceso al 28% (e giovedì al 29%)

Foggia, l'istituto zooprofilattico mette in gabbia il virus: scoperta per il vaccino

COMMENTI

WORDPRESS: 0