Covid: La Pfizer fornirà all’Unione europea fino a ulteriori 75 milioni di dosi di vaccino

La Pfizer fornirà all'Unione europea fino a ulteriori 75 milioni di dosi del suo vaccino sviluppato insieme alla BioNTech nel secondo trimestre di que

Consiglio regionale: concessa deroga ai Comuni per la definizione delle aree vincolate; reso attuabile contributo ai Comuni che operano in zona ZES
SALDI INVERNALI 2020: ECCO LE DATE
Giochi Mediterraneo, commissione Senato: ok al commissario. Emiliano: «Non si possono commissariare»

La Pfizer fornirà all’Unione europea fino a ulteriori 75 milioni di dosi del suo vaccino sviluppato insieme alla BioNTech nel secondo trimestre di quest’anno. Lo ha reso noto oggi la BioNTech.

Per vaccini e terapie Covid “abbiamo già pagato 2,372 miliardi”.

Di “750milioni aggiuntivi per il 2020-2021, abbiamo speso 333 milioni. Restano 416 milioni che finanzieranno altri 2 vaccini: il settimo e l’ottavo saranno Novavax e Valneva”. Lo ha spiegato la negoziatrice per i vaccini dell’Ue, Sandra Gallina, in un’audizione all’Europarlamento ricordando che i vaccini del portafoglio Ue sono: AstraZeneca, Sanofi, Johnson e Johnson, Biontech, Curevac, Moderna, Novavax e Valneva. Gallina ha aggiunto che fondi aggiuntivi servono per lo studio delle varianti del virus. (ANSA).

“Lavoriamo con le aziende farmaceutiche per assicurare che i vaccini vengano consegnati agli europei. Pfizer-Biontech consegnerà 75 milioni di dosi in più nel secondo trimestre dell’anno e fino ad un totale di 600 milioni di dosi nel 2021”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

“Lavoriamo ancora all’aumento delle consegne dalla settimana del 15 febbraio, per assicurare le consegne di tutte le dosi di vaccino stabilite dal contratto nel primo trimestre”, ha affermato Sierk Poetting, responsabile finanziario della Biontech in un comunicato. “Inoltre nel secondo trimestre potremo consegnare altre 75 milioni di dosi all’Ue”, aggiunge. La notizia arriva nel giorno di un importante vertice sul vaccino convocato da Angela Merkel, cui sono invitate anche le case farmaceutiche. La videoconferenza si terrà nel primo pomeriggio.

Oms, casi in calo nel mondo ma non abbassare la guardia  – “A livello globale c’è una notizia incoraggiante: per la terza settimana consecutiva i casi sono calati”. Lo ha detto il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul coronavirus. “Tuttavia – ha sottolineato – ci siamo già trovati a questo punto, con i Paesi che hanno riaperto, e le persone hanno abbassate la guardia e il virus ha ripreso piede. E’ vitale continuare a prendere tutte le precauzioni necessarie per tenere noi e gli altri al sicuro, mentre il programma di vaccinazioni va avanti”.

Contagi Gb riscendono sotto 20.000, morti sotto 500  – Picco minimo da quasi due mesi per i nuovi contagi e i morti giornalieri per Covid nel Regno Unito, seppure con l’alleggerimento di qualche possibile ritardo statistico parziale sui dati raccolti nel weekend.. Lo certificano i dati governativi delle ultime 24 ore, diffusi a margine di un nuovo briefing sulla pandemia affidato oggi a Downing Street a Matt Hancock, ministro della Sanità della compagine di Boris Johnson, con l’indicazione di altri 18.607 contagi (su quasi 600.000 test) e di 406 decessi, circa 5000 e 200 meno di ieri, mentre l’effetto lockdown continua a far diminuire gradualmente anche l’incremento dei ricoveri negli ospedali. Volano infine a quasi a quasi 9,3 milioni le persone alle quali sull’isola è stata somministrata la prima dose di una vaccinazione anti-Covid (con copertura virtuale di tutte e 10.000 le case di riposo dell’Inghilterra, come confermato sia da Hancock sia da Johnson). Mentre si fermano per ora a 494.209 (dato di ieri) i richiami, nel nome d’una strategia che ha scelto di estendere a tre mesi l’intervallo fra prima e seconda dose: secondo una tempistica considerata perfettamente appropriata per i vaccini di Oxford/AstraZeneca, ma non ideale – salvo casi di necessità – per quelli di BioNTech/Pfizer.

Variante Sudafrica, oltre 100 casi in Gb – Sono saliti a 105 i casi di contagio con la cosiddetta variante sudafricana del Covid individuati finora nel Regno Unito e a preoccupare sono in particolare 11 di questi, scoperti in Inghilterra del sud, che riguardano persone le quali non risultano avere viaggiato o avuto contatti recenti con viaggiatori dall’estero. Lo ha sottolineato il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, nella conferenza di stampa di giornata di Downing Street sulla pandemia. Hancock si è impegnato ad “agire con rigore” per arginare l’ulteriore minaccia e ha confermato il via a una campagna di tamponi porta a porta offerti per ora a 80.000 persone.

Da variante inglese la metà dei nuovi casi in Olanda  – La cosiddetta variante inglese del covid-19 è all’origine della “metà dei nuovi casi” emersi in Olanda fino allo scorso 26 gennaio. Lo ha sottolineato il ministro olandese della sanità, Hugo de Jonge, riferisce il Guardian. La scorsa settimana le autorità sanitarie del paese avevano reso noto che la stessa variante era all’origine di un terzo dei nuovi casi in Olanda.

COMMENTI

WORDPRESS: 0