La Gastroenterologia del Riuniti di Foggia è reparto Covid.

La direzione generale ha attivato, nell’ambito del piano aziendale dell’emergenza Covid, un nuovo livello di allerta per la particolare virulenza con

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La direzione generale ha attivato, nell’ambito del piano aziendale dell’emergenza Covid, un nuovo livello di allerta per la particolare virulenza con conseguente alta ospedalizzazione dei pazienti Covid -19 presso il Policlinico Riuniti nel mese di novembre. “Il 5^ livello – spiegano dall’ospedale – era stato previsto solo al verificarsi di condizioni epidemiche eccezionali e rappresenta una sorta di mobilitazione generale di unità operative specialistiche: fin dall’inizio della pandemia erano già state interessate da riconversione due strutture specialistiche complesse come l’Endocrinologia, diretta da Olga Lamacchia, e Reumatologia, diretta da Francesco Paolo Cantatore, trasformando la loro struttura in reparto Covid, favorite anche per la collocazione nel padiglione di Malattie Infettive. Il 5^ livello di allerta è stato di fatto attivato con il reparto di Nefrourologia Covid coordinato da Giovanni Stallone, direttore dell’U.O.C. di Nefrourologia. Ora è la volta dell’U.O.C. a direzione ospedaliera di Gastroenterologia.

Il reparto di Gastroenterologia del Policlinico Riuniti di Foggia, diretto da Rodolfo Saccoassume una duplice veste – fanno sapere dal Riuniti –: seguendo le indicazioni della direzione generale conseguente allo studio della situazione epidemiologica di queste intense settimane, è stata predisposta una nuova e alternativa offerta a tutte le attività gastroenterologiche attraverso una complessa rete organizzativa”.

“Una programmazione – si legge nella nota del policlinico – che garantisce la continuità delle cure e della presa in carico dei pazienti per i quali è fondamentale mantenere un controllo ottimale delle patologie e che allo stesso tempo imposta l’accesso ai servizi dedicati ai pazienti affetti da Covid-19 bisognosi di cure adeguate con percorso dedicato e organizzazione del personale. Infatti, già dal 13 novembre il reparto ha accolto pazienti Covid  positivi in carico al Pronto Soccorso coinvolgendo per la gestione la UOC del prof. Sergio Locaputo, un team integrato di infermieri e Oss della UOC della Gastroenterologia e del Pronto Soccorso e il supporto delle posizioni organizzative di area medica. 

In sostanza visite ambulatoriali e procedure endoscopiche continueranno ad essere fruibili come normale attività del reparto per i pazienti no Covid senza dunque interrompere le attività di routine, ma l’offerta sanitaria è stata rimodellata alla luce dell’importante concentramento di pazienti affetti da coronavirus attraverso la trasformazione della degenza in una unità operativa integralmente Covid disponendo il seguente modulo: 16 posti letto Covid dalle 8.00 del 24 novembre 2020; personale medico dedicato costituito da 10 dirigenti medici già afferenti alla UOC di Gastroenterologia e 6 dirigenti medici neo assunti; potenziato il personale infermieristico attestandosi a regime a 23 unità; ​​​​​​​potenziato personale Oss composto da 10 unità di cui: 3 in servizio presso la UOC di Gastroenterologia, 6 di nuova assunzione e 5 da Pronto Soccorso. Si aggregheranno altre 2 unità per un totale di 16.

Tutte le risorse e gli sforzi messi in campo dal Policlinico Riuniti vanno in un’unica direzione: trattare i pazienti con malattie gastroenterologiche croniche e non con Covid-19 con tutte le accortezze prescritte dai casi da manuale senza che la duplice veste del reparto del gastroenterologico comprometta lo standard di cura da sempre fornito da tutta l’equipe”. 

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