Manfredonia, furto in previsione Festa, denunciati 2 giovani pregiudicati

Sarebbe  proprio il caso di dire: rubano del rame ma la Polizia gli “rovina la festa”. In occasione del periodo estivo, e dell’incremento di affluenza

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Sarebbe  proprio il caso di dire: rubano del rame ma la Polizia gli “rovina la festa”. In occasione del periodo estivo, e dell’incremento di affluenza e di transito di mezzi e persone, anche di nazionalità straniera, diretti alle località di villeggiatura, il Commissariato di P.S. di Manfredonia ha intensificato il dispositivo generale di vigilanza, al fine di arginare con efficacia e tempestività episodi di criminalità diffusa ed eventuali azioni delittuose.

 

Nell’ambito dei rafforzati servizi di prevenzione e controllo del territorio, volti al contrasto della criminalità e la repressione dei reati, con particolare attenzione al dilagante fenomeno dei furti di rame, la notte scorsa, personale dipendente della Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria, ha denunciato in stato di libertà due giovani ventenni pregiudicati sipontini resisi responsabili di tentato furto aggravato in concorso, nonché simulazione di reato.

Potrebbe sembrare uno dei tanti furti di rame sventati dalle Forze dell’Ordine, se non fosse per la motivazione addotta a giustificazione del furto dai due malfattori quando sono stati acciuffati dalla Polizia, accusata di aver loro rovinato “la festa”: avevano perpetrato il furto per procurarsi i soldi da utilizzare nell’imminente festa patronale ed accompagnare alle giostre le rispettive fidanzatine.

La collaborazione tra le due Squadre del Commissariato è stato il punto di forza dell’indagine che ha permesso di concludere l’operazione non solo riuscendo a perseguire i malfattori ma anche nel più nobile gesto di riconsegnare intatto quanto asportato al legittimo proprietario, il quale aveva oramai perso ogni speranza di ritrovare i suoi oggetti.

Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione anonima al 113 per la quale in viale Michelangelo vi erano due malfattori intenti a consumare un furto di materiale vario all’interno di un cantiere edile, utilizzando una Fiat Punto di colore bianco occultata dietro le siepi della vicinissima piazza Giuseppe Verdi.

Giunti sul personale della Volante ha rinvenuto il veicolo segnalato, con le portiere ed il cofano portabagagli aperto, senza chiave di accensione e senza evidenti segni di forzatura delle serrature; di fronte alla citata piazza, dietro una cabina elettrica dell’Enel, i poliziotti hanno rinvenuto materiale elettrico e di cantiere.

Più tardi si sono presentati sul posto il proprietario del citato veicolo e suo figlio; il primo ha detto di essere stato avvisato dal suo figliolo che l’auto in questione era stata oggetto di furto, il ragazzo ha invece giurato di aver assistito e di aver addirittura tentato di evitare che “i cattivi” rubassero l’auto del suo papà, addirittura di averne inseguito gli autori ma poi, viste le incalzanti domande della Polizia, è caduto prima in numerose contraddizioni, per poi ammettere le proprie responsabilità; l’uomo ha detto di essersi egli stesso, ad insaputa di suo padre, impossessato dell’autovettura di famiglia per consumare un furto in danno di un non meglio precisato cantiere dove aveva sottratto diverso materiale, ossia tutto quello rinvenuto dalla Volante, asserendo di averlo consumato con un suo amico residente alle case popolari.

Successivamente in Commissariato il ragazzo cristallizzava le sue dichiarazioni alla presenza del difensore di fiducia Avv.to Innocenza Starace del Foro di Foggia.

Nel frattempo da un controllo al suo telefono cellulare gli agenti appuravano che un complice lo aveva ripetutamente contattato inviandogli tra l’altro un sms in cui si raccomandava di tenerlo aggiornato e di non rivelare il suo nome. Accertamenti presso il gestore telefonico hanno consentito agli agenti di assodare le complete generalità del secondo giovane pregiudicato locale.

Da un attento sopralluogo gli agenti hanno appurato che il furto era stato perpetrato in un cantiere di proprietà di una nota azienda edile locale; rintracciato il custode, giunto in Commissariato per sporgere denuncia di furto, lo stesso ha riconosciuto di sua proprietà il materiale sequestrato; da qui la restituzione.

Alla luce di quanto accertato entrambi i giovani sono stati segnalati per il furto aggravato in concorso, uno dei due anche per simulazione di reato (per la falsa denuncia orale del furto del veicolo mai avvenuto) nonché, stante alle dichiarazioni dallo stesso fornite, anche per guida senza patente, quando ha condotto l’auto di suo padre sul luogo del furto, non avendo ancora conseguito la patente di guida.
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