Da Manfredonia al pronto soccorso di Foggia: “Sono positivo ed è una guerra per i posti letto”

Ieri, dopo 8 giorni di isolamento domiciliare in quanto positivo al test rapido, ho avuto una crisi respiratoria: premetto che in questi giorni seguiv

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Ieri, dopo 8 giorni di isolamento domiciliare in quanto positivo al test rapido, ho avuto una crisi respiratoria: premetto che in questi giorni seguivo tutte le terapie dettate dai vari medici e pneumologi, ma alle ore 14:15 ho chiamato il 118″. Inizia così la testimonianza di un cittadino di Manfredonia, Giuseppe la Forgia, che ha deciso di affidare il suo racconto a Facebook.

“Sono stati celeri e professionali, con gran umanità. Mi hanno controllato la saturazione: era 87 e quindi bisognava ospedalizzarmi. Ecco che parte l’avventura: alle ore 15:00 eravamo in attesa al pronto soccorso di Foggia, ma come formiche giungevano altre ambulanze in ‘codice rosso’ e tu passi indietro. Alle 20:00 circa mi accettano, mi fanno il tampone, un’ecografia polmonare e mi dicono ‘accomodati sulla poltrona perché letti non ci sono’. E non solo: ‘Mancano anche coperte per affrontare la notte'”.

“Durante la notte altri due casi, quindi togli il letto a un paziente e passalo sulla poltrona. E’ una guerra. In questa situazione il personale medico e non solo, però, non ha mai perso la calma”.

“Oggi nel pronto soccorso siamo in 32 a fronte di otto posti previsti: con questo voglio dirvi manteniamo le distanze, usiamo i dpi, perché non so fino a che punto questi eroi possano reggere”.

Da Manfredonia al pronto soccorso di Foggia:

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