Atletica, ai Mondiali una garganica. E il direttore degli Azzurri è di Manfredonia

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Radio, web e tv ci bombardano da mesi con notizie ed immagini inerenti la pandemia da Coronavirus e pare quasi che oltre a ciò non esista altro. Ecco, dunque, che quasi per caso, grazie ad una segnalazione del presidente Gargano 2000 Giovanni Cotugno, scopriamo che lo scorso 17 ottobre si sono tenuti a Gdynia, in Polonia, i Campionati Mondiali di mezza maratona nel cui team azzurro vi era la maratoneta garganica Maria Chiara Cascavilla (tesserata con la società: La Fratellanza 1874 Modena).

Maria Chiara è nativa di San Giovanni Rotondo e studia medicina a Foggia. “D’inverno, quando a San Giovanni fa freddo – svela Cotugno – si allena a Manfredonia, sul porto turistico”. Unica pugliese su una rosa di 10 atleti italiani ai Campionati mondiali, Maria Chiara si è piazzata al 4° posto ai Campionati Italiani di mezza maratona disputati a Verona a febbraio.


Ma le sorprese non finiscono qui. A guidare le squadre nazionali di atletica è il manfredoniano Antonio La Torre, dal 2018 direttore tecnico della FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica Leggera. Classe 1956, La Torre è docente di Teoria e Metodologia dell’Allenamento degli Sport Individuali e Discipline Atletiche, ed ha già ricoperto diversi ruoli nell’ambito della struttura tecnica della FIDAL. Il suo nome come allenatore è legato a quello dell’olimpionico azzurro della marcia Ivano Brugnetti, seguito da Antonio La Torre per oltre 20 anni e che con lui ha raggiunto i traguardi del titolo mondiale della 50 km a Siviglia 1999 e ha vinto la medaglia d’oro nella 20 km ad Atene 2004.

Il direttore manfredoniano degli azzurri avrebbe dovuto essere impegnato quest’anno anche per le Olimpiadi di Tokyo 2020, posticipate al prossimo anno per il Covid. Autore di oltre 120 lavori scientifici su riviste, autore nel 2017 del libro “Allenare per vincere”, allenatore di un oro olimpico e direttore tecnico degli atleti azzurri, dal momento che La Torre è anche un grande fan di Bruce Springsteen, non possiamo che concludere dicendo di essere fortemente orgogliosi di questo talento ‘born in Manfredonia’. Con l’auspicio che magari, ad emergenza terminata, possa tornare nella sua città natale a raccontarci le esperienze vissute in giro per il mondo, incentivando tra i giovani sipontini la passione per lo sport e l’atletica in particolare.

Maria Teresa Valente

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