I PRETENDENTI MANFREDONIANI AD UN POSTO IN REGIONE LE ELEZIONI IL 20 E 21 SETTEMBRE 2020

LA GRAN volata per un posto nell’assire regionale pugliese è di fatto scattata. I manifesti sono affissi (e regolarmente vandalizzati) mostrano volti

Calcio. Foggia Crotone. 2. 1
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Manfredonia. LUPO investito nei pressi di San Leonardo

LA GRAN volata per un posto nell’assire regionale pugliese è di fatto scattata. I manifesti sono affissi (e regolarmente vandalizzati) mostrano volti sorridenti e speranzosi, la bagarre della caccia al voto avviata con tutto il variegato catalogo di trovate di circostanza. Sono al lavoro le “sirene” che a somiglianza di quelle nel racconto dell’Odissea di Omero, cercano di intercettare il voto degli elettori non certo con canti suadenti, ma con promesse sostanziali che, come vanno le cose, appaiono più sulla luna che in terra. L’argomento più gettonato è quello del lavoro.
A MANFREDONIA sono otto i candidati che hanno ufficializzato la rispettiva corsa verso Bari e che ci hanno messo la faccia. Più che ai partiti tradizionalmente intesi ormai disintegrati e dispersi in mille rivoli, i vari pretendenti si distinguono per il referente alla presidenza della Regione Puglia. E dunque: Paolo Campo (PD), Innocenza Starace (Italia in comune), Ciro Famiglietti (Partito animalista), per Emiliano; Raffaele (Lello) Castriotta (Fratelli d’Italia), Giandiego Gatta (Forza Italia), Cristiano Romani (Lega), per Fitto; Noemi Frattarolo (Italia Viva), per Scalfarotto; Anna Maria Vitulano (Cittadini Pugliesi), per Conca.
CHI DI QUESTI riuscirà ad approdare nella nuova assemblea regionale che si voterà il 20 e 21 settembre prossimi? I pronostici, già di per sé…imprevedibili, diventano estremamente azzardati considerato il contesto nel quale la politica, l’economia, il sociale, le stesse istituzioni comunali precipitate nel baratro sospinte da situazioni maturate in loco quali: amministrazione comunale sfiduciata e mandata a casa; scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose; vari provvedimenti di interdizioni di attività economiche; provvedimenti di incandidabilità nei confronti di ex amministratori comunali; situazione debitoria del comune prossima al default; moratoria della Corte dei conti nei confronti di ex amministratori comunali. Insomma, una situazione che peggio di così non si può. Senza considerare che sui carboni ardenti è piovuta l’incandescente coronavirus con tutte le imperscrutabili incognite.
UNA SITUAZIONE che in ogni caso è valsa ad aprire gli occhi della gente, dei cittadini sui quali gravano, come una montagna, tutte quelle situazioni che si riverbereranno sulle loro spalle e tasche per gli anni a venire. Difficile pertanto, secondo osservatori politico-sociali locali, fare previsioni di volo. Ci sarebbe addirittura il rischio che non si riuscirà a confermare nemmeno i due rappresentati in Regione attuali, distribuiti equamente a destra e a sinistra. In ogni caso questa consultazione elettorale varrà a tastare il polso della maturità del popolo manfredoniano che stando ai sondaggi volanti e al tenore dei post, mostra orientamenti risarcitori quanto meno morali di un passato nefasto, eppertanto determinata a respingere le lusinghe delle false promesse.
UN TEST che guarda alle prossime elezioni comunali nelle quali si dovrà stabilire il ripristino della piena legalità, della trasparenza civile, della supremazia delle competenze, dello stato di diritto di un popolo che vuole riposizionarsi sulla retta via.

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Michele Apollonio

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