Primario di Casa Sollievo positivo al Coronavirus, management dell’ospedale di San Pio

Il primario della ex Geriatria, attualmente area Covid, dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo è risultato positivo al v

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Il primario della ex Geriatria, attualmente area Covid, dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo è risultato positivo al virus. Si tratta dell’ennesimo camice bianco contagiato in provincia di Foggia. Il direttore generale dell’Irccs, Michele Giuliani, fa sapere a l’Immediato che “si tratta di un caso isolato”. “Le attività ospedaliere all’interno del reparto – precisa – sono le stesse di sempre per prestazioni in regime di urgenza o comunque non differibili. Il rischio contagio all’interno di un ospedale c’è sempre per via di pazienti asintomatici o negativo al tampone che solo successivamente si positivizzano”.

Poi annuncia la programmazione di uno screening su tutto il personale, con test sierologici a tappeto, sulla falsariga delle procedure adottate al Policlinico “Riuniti” di Foggia nei giorni scorsi. Nelle scorse settimane, lo stesso dg aveva evidenziato alla nostra testata la difficoltà nel contenimento dei casi di contagio a causa di pazienti che avrebbero nascosto i sintomi del Coronavirus in ospedale. Questo avrebbe attivato diversi focolai, con decine di medici, infermieri e operatori colpiti da questo meccanismo perverso. L’ultimo caso, prima della Geriatria, ha comportato la chiusura per alcune ore del Pronto soccorso.

C’è un’area grigia che non controlliamo – aveva dichiarato Giuliani in quella circostanza -, nonostante percorsi, termoscanner e controlli di ogni genere, perché il paziente si è positivizzato e non ci riferisce nulla”. Nelle prossime ore si proverà a ricostruire la dinamica del contagio. Per il momento, ci fanno sapere, “non si può parlare di cluster”. Ma bisognerà attendere i risultati dei testi per avere uno scenario epidemiologico compiuto della struttura privata che potrebbe non essere inserita nella rete regionale Covid per la “Fase 2”.

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