Appalti Arsenale Taranto, nelle intercettazioni telefonata ad Ammiraglio di Manfredonia

“Poi mi fai sapere.. ma ecco ti prego.. di non prendere affatto come una (..)”. C’è anche una “conversazione telefonica” del “31 dicembre 2018” tra l’

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Poi mi fai sapere.. ma ecco ti prego.. di non prendere affatto come una (..)”. C’è anche una “conversazione telefonica” del “31 dicembre 2018” tra l’imprenditore Armando De Comite, n.a Taranto 18.06.1940, e l’Ammiraglio ispettore capo Matteo Bisceglia, nato a Manfredonia il 22.09.1957, Ufficiale dirigente della Marina militare, attualmente in pensione, tra “le centinaia di telefonate intercettate dai finanzieri nell’ambito delle indagini correlate all’inchiesta sugli appalti dell’Arsenale di Taranto che, lo scorso 20 febbraio, ha originato l’arresto di 12 persone“. Lo riporta stamani Il Fatto Quotidiano, per il quale sarebbero “un’altra decina, dunque, gli indagati a piede libero nell’inchiesta”, compreso il “già Ammiraglio ispettore capo” di Manfredonia “che fino al 18 settembre 2019 era al vertice della Direzione degli Armamenti Navali di Roma“.

L’accusa. Come riporta Il Fatto “l’imprenditore Armando De Comite è stato ritenuto dal procuratore aggiunto Maurizio Carbone al vertice del ‘cartello di imprese’ che pilotava le gare d’appalto, aziende a lui vicine a cui affidare in subappalto attività per l’approntamento delle unità navali”.

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