Auto rubate e cannibalizzate

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Qui comandiamo noi, sfasciamo tutto”. Ricostruita la clamorosa evasione di 72 detenuti dal carcere di Foggia
ERGASTOLO PER GIANNELLA E CONOSCITORE
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Gli Ispettori Ambientali territoriali CIVILIS coordinati dal Comandante generale Giuseppe Marasco, a tutela del nostro territorio di capitanata, si rivolge al Ministro degli Interni, ad altri ministeri, alla regione, alla Provincia, al Prefetto di Foggia, al Questore di Foggia, al Presidente della Provincia di Foggia, al Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali affinché vengono immediatamente rimosse tutte le carcasse di auto rubate dalla criminalità di Cerignola e dei 5 Reali Siti, auto cannibalizzate per vendere i pezzi di ricambio od altro e le carcasse al 90% vengono bruciate, provocando un danno eco-ambientale e provocando il cancro alla popolazione, nel torrente Carapelle ci sono almeno una dozzina di auto (carcasse incendiate e non da) recuperate, abbiamo avvisato i Carabinieri di Carapelle ma nessuno fa niente, come mai? Un plauso, elogio ed encomio va al capitano dei carabinieri di Cerignola che dopo la nostra segnalazione ha provveduto ad eliminare e recuperare centinaia di carcasse di auto nella zona tre titoli strada del forcone di Cerignola tramite CERUOLO soccorso stradale ACI. Il Comandante Marasco afferma che ”Il mezzo va considerato rifiuto pericoloso, in relazione alle vernici e agli oli contenuti (Cass. pen., sentenza n. 37351/2019)”
La norma citata stabilisce che nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti (dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225), “chiunque in modo incontrollato o presso siti non autorizzati abbandona, scarica, deposita sul suolo o nel sottosuolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee ovvero incendia rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi…”. Marasco conclude: aspettiamo l’intervento delle Autorità, con le più ampie riserve di presentare presso la Procura della Repubblica, tribunale di foggia tutti gli atti, foto e video denunce. (foto)

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