FINALE ROVENTE IN G.C. CERIGNOLA-MANFREDONIA FC. “CACCIA ALL’UOMO”: IL COMUNICATO DEL CLUB SIPONTINO

In merito ai “fatti” e alle “parole” di Cerignola, il club sipontino tiene a fare alcune dovute precisazioni, onde evitare di far passare un messa

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In merito ai “fatti” e alle “parole” di Cerignola, il club sipontino tiene a fare alcune dovute precisazioni, onde evitare di far passare un messaggio totalmente inesatto.

La nostra squadra (ben sei under in campo) sin dal primo minuto di gioco è stata vittima di continue provocazioni, sfociate poi in “violenze” (falli da gioco) sul campo, sia durante la gara che a gioco fermo. A dimostrazione di ciò, le sostituzioni obbligate del capitano Simone (20′) e del portiere Ciuffreda (70′), entrambi colpiti duramente e costretti ad uscire dal campo in barella. Una vera e propria caccia all’uomo del tutto immotivata in quanto, teoricamente, si parla di una partita di calcio e quindi di sport.
Concetto che, evidentemente, è lontano anni luce dalla concezione che l’ASD Gioventù Calcio Cerignola ha di questa materia.

Proprio in merito alla caccia all’uomo scatenatasi nel finale di gara (subito dopo il nostro gol, quello del pareggio), che ha portato il direttore di gara a sancire la fine delle ostilità con leggero anticipo, va evidenziata la presenza delle Forze dell’Ordine (non allertate dalla scrivente come qualcuno vuol far credere ma già presenti sul posto…) ed in particolare della Guardia di Finanza, costretta a “calmare” gli animi dei padroni di casa al termine della contesa. Senza la loro presenza, difficilmente si sarebbe tornati a casa integri, visto il clima di guerra instauratosi e soprattutto le continue minacce ricevute prima, durante e soprattutto dopo.

Nessuna delle società affrontate fino ad oggi ha avuto da ridire sulle nostre modalità di ospitalità compresa la stessa Gioventù Calcio Cerignola, accolta a Manfredonia durante la gara di andata con rispetto ed educazione, come dal resto siamo abituati a fare.
Allo stesso tempo, ringraziamo le diverse società che ci hanno mostrato solidarietà attraverso telefonate ed sms, non meravigliandosi tra l’altro dell’accaduto in quanto anche loro “vittime” dello stesso trattamento, a Cerignola.

IL CALCIO E’ UN’ALTRA COSA. MA QUESTO LO SAPPIAMO DA SEMPRE.

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