Fitto a Foggia e Manfredonia: federazione tra Noi con l’Italia e Fratelli d’Italia

“L’obiettivo è quello di costruire un progetto politico non solo finalizzato alle elezioni europee e amministrative in programma nella primavera del p

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“L’obiettivo è quello di costruire un progetto politico non solo finalizzato alle elezioni europee e amministrative in programma nella primavera del prossimo anno, dalla prospettiva immediata, ma che vada avanti negli anni, lavorando per la ricostruzione del centrodestra”. Così l’europarlamentare Raffaele Fitto, a Foggia prima e Manfredonia poi, ha illustrato e anticipato a numerosi dirigenti, iscritti e simpatizzanti locali di Noi con l’Italia (presenti il consigliere regionale Giannicola De Leonardis e il coordinatore per la provincia di Foggia Franco Di Giuseppe), le ragioni della federazione che verrà ufficializzata il prossimo giovedì 6 dicembre a Roma con Fratelli d’Italia, “prima tappa – ha auspicato – per la successiva formazione di un unico soggetto politico in grado di diventare un riferimento per una larga fascia sociale oggi priva di una rappresentanza adeguata, e per chi crede in un centrodestra diverso da quello incarnato dalla Lega”. Ha minimizzato le perplessità legate alle diversità tra i due partiti (“io e Giorgia Meloni eravamo nello stesso partito e Governo, e anche in Europa e sull’Europa registriamo una sostanziale convergenza”), partendo dalla constatazione che “l’attuale centrodestra non va, e va ricostruito”.

E ha attaccato duramente sia il Governo nazionale, “caratterizzato da un dilettantismo politico ogni giorno sempre più marcato, e incapace di interloquire con autorevolezza con un’Europa che pure va cambiata”, che quello regionale (“Emiliano fa tutto tranne che il Presidente della Regione”).

“Lavoreremo per rimettere insieme il centrodestra, e se le primarie sono lo strumento per ricompattare la coalizione –che noi anche in passato avevamo richiesto- ben vengano”, ha continuato. Fitto non ha nascosto gli errori fatti nell’ultima campagna elettorale, non ha nascosto la difficoltà nelle sfide all’orizzonte, ma punta a un mix equilibrato tra “radicamento al territorio, presenza fisica e rapporto diretto con le persone” e uso dei social, per la comunicazione di “un progetto politico coerente e chiaro dal punto di vista programmatico”

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