Un centro commerciale accanto al bosco dell’Incoronata, il Comune riapre procedura Vas

Mentre ci si prepara alla magia dei Calici Stellari a Borgo Turrito, con il sold out di appassionati vitivinicoli, pronti a vivere l’esperienza nottur

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Mentre ci si prepara alla magia dei Calici Stellari a Borgo Turrito, con il sold out di appassionati vitivinicoli, pronti a vivere l’esperienza notturna e l’intimità del mondo agricolo, fa discutere in quella stessa campagna, il progetto della Deandra Uno srl, denominato Foggia Lifestyle Borgo Incoronata Centro Polifunzionale Integrato, firmato dall’architetto Francesco Cannone e dall’ingegner Aldo Giordano con la project manager Valeria Gambardella, che lo scorso 5 luglio si è visto riaprire la procedura autorizzatoria e di consultazione della Vas  dall’area tecnica urbanistica del Comune di Foggia.

La Vas per questo ipotetico nuovo centro commerciale in zona Incoronata del gruppo napoletano Storace – che ha opzionato circa 30 ettari agricoli in quell’agro e che risale al 2008, ma che nel 2011 con l’amministrazione Mongelli ebbe il via libera in consiglio comunale per l’accordo di programma – si rende necessaria vista la vicinanza dell’area oggetto di intervento all’area SIC denominata “Valle del Cervaro-Bosco dell’Incoronata”. La Regione Puglia raccomandava l’anno scorso di coinvolgere anche l’ufficio comunale Riserva Naturale regionale-Bosco dell’Incoronata vista l’adiacenza del progetto all’area protetta naturalistica.

L’intervento, come si legge nel progetto, è “strutturato per creare una “città” a vocazione commerciale e ricreativa in quanto è concepito come una serie di isolati che ospitano negozi (15703 mq complessivi) e medie superfici (20671mq) le cui vetrine si affacciano su strade e piazze esterne. Nel centro è altresì presente un ipermercato con una superficie complessiva di circa 3350 mq”.

Come per il GrandApulia, il cui primo progetto dello Studio Arvalli per la riconversione dell’ex Sfir prevedeva anche un complesso alberghiero, anche per il Lifestyle in zona Incoronata si immagina un hotel, “caratterizzato”, si legge, “da una forte individualità formale e spaziale mitigata dalla volontà di creare una connessione o “continuum” visivo con il contesto circostante degli altri volumi che caratterizzano il parco commerciale”.

Il “microcosmo della vita alberghiera” si presenta come un progetto mastodontico di ben tre piani e fuori scala per il territorio e per la pianura dove dovrebbe sorgere, con una hall-foyer, “preceduta da un’ampia scalinata esterna ad arco circolare e posizionata sull’asse principale di simmetria della struttura”.

Insieme al centro commerciale integrato e ai parcheggi di pertinenza, all’albergo, al centro direzionale, alla multisala con ludoteca, all’area mercatale e ad una pompa di benzina, secondo quella delibera dell’amministrazione Mongelli, la società dovrebbe edificare  anche 12 alloggi di edilizia convenzionata pubblica, 3 fabbricati Erp con altri 36 alloggi, concepiti come unità immobiliari residenziali a schiera, modello motel, 2 nuove piazze, delle piste ciclabili, del verde attrezzato e dovrebbe anche sistemare la strada di collegamento del Santuario Borgo Incoronata insieme al parcheggio interno, che non mostrano particolari disagi, in realtà. L’area interessata dall’intervento privato ha una estensione appunto di 29 ettari circa.

Un bell’intervento, insomma, da giocare in campagna elettorale. Casa e lavoro. Peccato che sia a ridosso del bosco, in un ecosistema protetto e unico per una pianura mediterranea. Nei giorni scorsi l’Arci con l’ambientalista Tonino Soldo aveva bocciato pesantemente il progetto. “Il Comune di Foggia ha aperto la procedura di VAS per la realizzazione di un accordo di programma denominato Lifestyle Borgo Incoronata che consumerà 30 ettari di suolo agricolo per la realizzazione di un centro polifunzionale Integrato. Insomma una ulteriore colata di cemento a poca distanza dal Centro Commerciale GrandApulia che svolge la stessa funzione.. La società DEANDRA 1, che ha già acquistato 30 ettari di terreno agricolo, dovrà costruire i negozi vari (mq. 15.703), multisale ( mq.8.465), un ipermercato (mq. 3.350), un ristoranti (2.639) ed altre costruzioni. Così Foggia potrà continuare a consumare suolo”, aveva stigmatizzato.

Non v’è da dimenticare che l’albergo e le vetrine agroalimentari sono sfumate anche nell’area dell’ex Sfir, che ancora attende di diventare un parco con spazi retail, e che la Coop del GrandApulia ha seri problemi di vendite, quell’ipermercato potrebbe cambiare insegna già nel 2019, diventando un Sigma, come dicono in tanti.  Anche il multiplex CineVillage è in fase di rodaggio e solo nella prossima stagione invernale si potrà dire se sarà competitivo.

Ha senso quindi dare l’ok amministrativo, se si supererà la fase delle osservazioni, ad un altro centro commerciale con caratteristiche simili al GrandApulia? l’imprenditore di Svicom e presidente della Cciaa, Fabio Porreca mostra scetticismo. “Non conosco gli aspetti autorizzativi, urbanistici o ambientali, ma credo che il progetto manchi di sostenibilità economica e finanziaria. Dubito che ci siano investitori interessati ad un investimento commerciale oggi in quella location”, il suo commento.

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