Estate a pieno ritmo

Buona la seconda. La “seconda” è la domenica del calendario di luglio. Condizioni atmosferiche ottime, temperatura al massimo, finalmente la “bella” s

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Buona la seconda. La “seconda” è la domenica del calendario di luglio. Condizioni atmosferiche ottime, temperatura al massimo, finalmente la “bella” stagione. Estate. Estate a pieno ritmo. Mare, spiaggia, bagnanti. Gran movimento sulle strade. Colonne interminabili di automobili che arrivino da Foggia, da Bari, o ancora dalla pianura. Autovetture colme di gente. Tutti si riversano sulla costa. Man mano le auto si imbucano nei tratturi che portano ai villaggi, ai lidi, agli stabilimenti marini affacciarti sul mare invitante più che mai. Ma sono tante, il grosso, che proseguono per le mete del Gargano.
Gli impianti balneari del golfo sono presi come d’assalto. Già alle prime ore del giorno si registra il tutto esaurito. I gestori si fanno in quattro per soddisfare le richieste dei ritardatari. Tutti contenti. Almeno per questa domenica si mettono da parte preoccupazioni, assilli e patimenti. Non c’è neanche la nazionale di calcio a creare fibrillazioni. Ognuno cerca di dare un calcio alla routine quotidiana immergendosi nel mare placido, rinfrescante, ritemprante.
Lungo tutto l’arco del golfo di Manfredonia, da levante a ponente, da Ippocamp passando per Siponto fino a Macchia, è un rigurgitare di bagnanti dinamici che alternano a un tuffo in mare, una esposizione al sole alla ricerca di quella tintarella estiva che dovrà nascondere il bianco invernale. Le creme protettive e abbronzanti si sprecano. Adulti, giovani e ragazzi sfoggiano costumi da bagno sgargianti. Le ragazze in particolare indossano, con naturale disinvoltura, bikini striminziti: sembrano la raffigurazione della crisi che pure incombe oltre gli arenili e le scogliere. Ma almeno ne guadagna lo spettacolo.
La domanda che si è pone è pertinente: è turismo o semplice balneazione? Più la seconda che la prima. Il Turismo esprime un complesso di azioni e organizzazioni che da queste parti non sono ancora in grado di esprimersi. Ci sono tutte le condizioni di base naturali e paesaggistiche, ma mancano gli operatori, gli imprenditori che investono nelle strutture che producono Turismo, che sappiano captare i flussi di viaggiatori e indurli a soggiornare qui e dunque a monetizzare una attività che prima di essere ricreativa, è economica.
L’offerta che oggi è in grado di dare la riviera del golfo è quella balneare. Una proposta che si è potenziata e affinata moltissimo ma che raccoglie poco rispetto al volume di movimento che attrae e ospita. Molte di quelle automobili che si fermano nei vari impianti balneari di questa costiera, con la gente sfornano anche tutto il necessario per trascorrere una giornata al mare, a cominciare dall’acqua minerale per passare al timballo, all’arrosto cotto sul grill al seguito e via dicendo. Tutt’al più quello che lasciano sono i sacchetti di immondizia. E che il tutto si esaurisca in una giornata, lo dimostra la fila di automobili pari a quella del mattino, ma che va in senso invertito, verso le rispettive destinazioni di partenza.
Magari va bene anche così. E’ meglio che niente. Ma è chiaro che si utilizza ben poco di quel ben di Dio in termini di natura e di paesaggio, qui distribuito a piene mani. Né si può pensare di invertire la rotta dall’oggi al domani, magari illudendo e illudendosi di fare
Turismo con qualche manifestazione del tutto generica. Quel che occorre è mettere mano a politiche mirate ben precise e persistere. In altri luoghi anche vicini, l’hanno capito da tempo e messo in pratica proficuamente.
Michele Apollonio

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