I revisori contabili bocciano bilancio del Comune

In considerazione dei rilievi ed anche a seguito delle verifiche periodiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate nel corso dell’eserciz

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In considerazione dei rilievi ed anche a seguito delle verifiche periodiche di regolarità amministrativa e contabile effettuate nel corso dell’esercizio dal Collegio uscente> il nuovo Organo di revisione <esprime perplessità in merito alla situazione economica-finanziaria dell’Ente scaturita dal Rendiconto per l’esercizio 2015, invitando gli organi dell’Ente a tener conto già a partire dal corrente esercizio, delle osservazioni e dei rilievi avanzati con la presente relazione ed a valutare l’adozione di alcuni provvedimenti che mirino alla profilassi di situazioni gravemente pregiudizievoli per la tenuta dell’equilibrio economico-finanziario>.
E’ la cruda, drammatica e impietosa sintesi con la quale l’Organo di revisione dei conti del Comune di Manfredonia, sigilla le 38 pagine della relazione al rendiconto della gestione dell’esercizio 2015 che la giunta comunale del sindaco Riccardi, sottoporrà all’attenzione del voto del consiglio comunale, lunedì 23 con inizio ala 17.
L’organo di revisione composto dal dott. Giuseppe Toma, dott. Mario Alfonso Gentile, e presieduto dal dott. Pietro Gianfriddo, insediatosi il 9 marzo scorso, ha condotto una minuziosa, attenta, scrupolosa analisi dell’attività amministrativa spingendo l’attenzione anche agli anni precedenti. Partendo dalle analisi, dai pareri e dalle conclusioni esposte dal Collegio dei revisori uscenti, i nuovi revisori prendono atto della <persistenza di Alcuni fattori di criticità che contribuiscono a minare gli equilibri economici-finanziari del bilancio comunale>. Tra i fattori evidenziati: reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria senza soluzione di continuità; deficitaria gestione delle entrate tributarie, come avvalorato dal trend dell’entrata relativa al recupero del’evasione tributaria; mancanza di strutture organizzative all’interno dell’Ente finalizzate al controllo e monitoraggio delle attività svolte dalle società partecipate, con conseguente impossibilità, fra l’altro a verificare la corrispondenza dei crediti e debiti reciproci tra l’Ente locale e i propri Enti strumentali e le società controllate e partecipate; sussistenza tra i residui attivi di poste il cui accertamento risale agli anni 2010.
Insomma una conduzione amministrativa più che allegra, dilettantesca, ben lontana da quella responsabile attenzione alla gestione del denaro pubblico, e dunque al soddisfacimento dei fondamentali bisogni della città, della popolazione. Una amministrazione ad usum delphini ben lungi dalla politica sociale della quale pare importi poco o niente anche a quanti che in qualche modo condividono, per compiacimento o vanagloria, la responsabilità amministrativa. L’approvazione del bilancio e dei relativi documenti contabili si preannuncia alquanto laboriosa e delicata. Dubbi e perplessità non mancano tanto che, raccontano i bene informati, tra i componenti dell’esecutivo e dello stesso consiglio, si sia innescata una corsa a stipulare una assicurazione specifica sulle responsabilità amministrative
Esecutivo che si presenterà ancora monco dell’assessore all’urbanistica e all’ambiente. Il sindaco ha annunciato che tratterrà per sé quelle deleghe. <Per risparmiare> si è candidamente giustificato.
Michele Apollonio

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