7 Febbraio festa di San Lorenzo

Come ogni anno la Chiesa Sipontina festeggia, con l’originale processione, alle ore 12,00, del “PASTOR BONUS”, il suo Santo vescovo Lorenzo. Si rin

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Come ogni anno la Chiesa Sipontina festeggia, con l’originale processione, alle ore 12,00, del “PASTOR BONUS”, il suo Santo vescovo Lorenzo. Si rinnova in questa tradizionale maniera la fedeltà all’originale prelato venuto dall’Oriente.

Secondo un elenco stilato durante il Sinodo Diocesano di Manfredonia del 1922, Lorenzo fu il X vescovo sipontino. Questo dato cronologico è avvalorato anche dagli studi agiografici condotti dal canonico-teologo del Capitolo Sipontino, don Silvestro Mastrobuoni.

E, nessuno storico storico, ormai, mette in dubbio la presenza a Siponto di Lorenzo. Infatti, dopo un periodo più o meno lungo di vacanza della Cattedra vescovile e dopo una riunione nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, fu nominata, nel 488, una delegazione di alti magistrati, di nobili e del clero per recarsi dall’Imperatore Zenone a Costantinopoli e chiedere di avere un degno successore al posto del reggente arcidiacono Felice. I dati storici parlano di questa missione orientale da parte dei Sipontini che imploranti ricevono i favori di Zenone e la nomina del nobile Lorenzo Majorano. Di questo avvenimento parla Niccolò Perotti nelle sue “Miscellanee”, poi riportate negli “Annali” dallo Spinelli.

Maggiori informazioni storiche sul nostro Patrono sono riportate nelle “VITAE LAURENTII”, negli “ACTA SANCTORUM” , elaborati dai Gesuiti BollandIsti, nel tomo secondo, al giorno 7 febbraio. Il lungo periodo episcopale di Lorenzo fu assai difficile. L’Italia era attraversata da orde barbariche che si combattevano per ottenere il potere ed abbattere quel che rimaneva dell’Impero Romano d’Occidente. Teodorico ed Odoacre devastavano la Penisola travolgendo ogni baluardo civile e religioso.

Era in atto un tentativo di instaurare un regno di terrore e sanguinario. Lorenzo, in questo clima di guerra e di odio, protegge Siponto dalla eresia pagana ed ariana. Lorenzo visse pure nel periodo delle apparizioni di San Michele e, nel 493, con i vescovi Sabino di Canosa, Pelagio di Salpi, Giovanni di Ruvo, Eutichio di Trani, Austerio di Venosa, Ruggiero di Canne e Riccardo di Andria, con il Papa Gelasio I, partecipa ad un maestoso pellegrinaggio per recarsi a pregare presso la sacra spelonca garganica.

Molti studiosi si stanno cimentando per approfondire altri dati storici sul nostro Santo Vescovo Sipontino e tra questi vanno ricordati alcuni in particolare. Per prima è da leggere un’acuta agiografia laurenziana elaborata dalla dott.ssa T. Catallo, con la scoperta di altre “VITAE LAURENTII” presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e presso la Biblioteca Vallicelliana a Roma.

Merita, altresì, apprezzamento un lavoro dello studioso locale A. Cavallini, con il volume “L’iconografia dell’Episcopo Sipontino Laurentius sulle strade d’Europa”. Tutto quanto è supportato dal grande amore che ancora oggi il popolo sipontino tributa al suo Santo Patrono
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