Manfredonia Nuova: continua la raccolta firme contro l’installazione del deposito gpl Energas

L’associazione politico-culturale “Manfredonia NUOVA”, come parte attiva del “Coordinamento Cittadino” “NO Energas/Q8” che si batte “per la tutela e

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L’associazione politico-culturale “Manfredonia NUOVA”, come parte attiva del “Coordinamento Cittadino” “NO Energas/Q8” che si batte “per la tutela e lo sviluppo eco-compatibile del territorio sipontino” e non solo, oggi 15 agosto e dopodomani 16, dalle ore 19,30 alle 23,45 circa, continuerà la raccolta firme con un presidio temporaneo, nei pressi del Castello Svevo-Angioino-Aragonese, vicino alla gelateria “Bianca Lancia”, sul viale Miramare. Al tavolo di raccolta saranno presenti militanti ed attivisti di Manfredonia NUOVA, delle altre organizzazioni del Coordinamento Cittadino ed il Consigliere comunale professor Italo Magno.

La raccolta firme è finalizzata primariamente a colmare il grave deficit informativo presente fino ad ora. Crediamo nella democrazia, nella partecipazione attiva di tutti i cittadini e nella trasparenza dell’attività della Pubblica amministrazione come di tutte le Istituzioni ed è per questo che abbiamo intrapreso da diverse settimane ormai una campagna di sensibilizzazione ed informazione della cittadinanza, nel rispetto dei più elementari principi democratici, consapevoli anche che dove non si rispetta la legalità ed il diritto non si rispetta la vita, la salute e l’ambiente; triste esempio di questa verità è la recente tragedia dei comuni calabresi travolti dall’impeto dell’acqua piovana, causando smottamenti e frane in prossimità di zone urbane non costruite applicando i principi di legge prescritti per la tutela del territorio e l’incolumità pubblica.

Le firme raccolte daranno voce a tutti i cittadini di Manfredonia e della parte interessata della Provincia di Foggia, che desiderano manifestare il proprio netto dissenso all’installazione del megadeposito da 60 milioni di litri di Gas di Petrolio Liquefatto proposto dalla società napoletana Energas Q8.

In più si chiede con urgenza di indire una INCHIESTA PUBBLICA e un REFERENDUM cittadino al fine di verificare e consultare la volontà generale circa il pericoloso progetto della società Energas/Q8; di verificare l’attendibilità e la correttezza dei procedimenti di valutazione ambientale (VIA, VIncA, VAS) necessari, oltre che alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia della salute, sulle quali si nutrono seri dubbi, visto il pesante deficit di informazione; di considerare la ricaduta impattante che l’istallazione avrebbe in un sito SIC (zona di interesse comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), sottraendo habitat preziosi a danno di specie contemplate dalle Direttive Comunitarie, con grave rischio di riaprire la annosa vertenza ambientale del Contratto d’Area per la quale l’Italia è stata già condannata; di valutare l’inopportunità e incompatibilità di tale insediamento industriale in relazione alla pianificazione territoriale delineata con il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale; di tutelare la zona storico-archeologico sede delle attività dell’antica Siponto che è interessata dal tracciato del gasdotto lungo 10 Km che collegherà (secondo il progetto Energas/Q8) il terminale presente sul porto industriale al deposito da 60 mln di litri di gpl nella località Spiriticchio; che si chiarisca in merito alla mancata considerazione di punti focali contenuti all’interno della Direttiva 2012/18 (Seveso III); di garantire ai cittadini ai quali non siano state fornite adeguate informazioni la possibilità di partecipazione, in applicazione della Convenzione di Aarhus del 1998, o la possibilità di avviare azioni legali; di non accettare più la politica del ricatto occupazionale, arma vile in mano agli aguzzini; di ammettere, in maniera inequivocabile, l’incompatibilità di questo progettto con l’immenso patrimonio dei beni culturali, ambientali, con la bellezza del nostro mare, e le infinite risorse che questo territorio possiede e che fino ad ora sono state solo aggredite con violenza e mai realmente considerate e rispettate.

Manfredonia NUOVA come tutto il Coordinamento Cittadino non abbassa, neanche un minuto la guardia, siamo stati in piazza gli scorsi sabati e domeniche e ci saremo anche a ferragosto, per raccogliere le firme e dire “NO” a questo ulteriore scempio, a questa nuova deturpazione della nostra bellezza. Sì, la nostra bellezza. Perché una bella città determina anche la bellezza dei propri cittadini. E’ necessario e doveroso proteggere la “casa comune”. Manfredonia non ha più niente da dare, perché ha già dato, davvero troppo alla propria devastazione. Ora occorre scegliere altre vie di progresso compatibile, puntando alle risorse che ha copiose la città, se solo le si sa vedere. Occorre proteggere la “casa comune nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”.

(A cura di Manfredonia NUOVA – Manfredonia, 15 agosto 2015)
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