Fermate soppresse Statale 89: c'è l'interessamento dell'ATAF „Fermate soppresse sulla Statale 89, Cislaghi: “C’è l’interessamento di ATAF,

Dopo le proteste con l’esposizione di striscioni di protesta dai ponti della Statale 89, questa mattina presso la prefettura di Foggia si è tenuto

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Dopo le proteste con l’esposizione di striscioni di protesta dai ponti della Statale 89, questa mattina presso la prefettura di Foggia si è tenuto  l’ultimo confronto tra gli aderenti al comitato per il ripristino delle fermate soppresse e la SITA, azienda che effettua il servizio di trasporto pubblico  extraurbano. Confronto a cui hanno preso parte anche il comando della Polizia Stradale, l’ANAS, l’Amministrazione Provinciale e l’ATAF. Assente la Regione Puglia, invitata quale ente finanziatore e verificatore del servizio di trasporto pubblico locale.

 

GIORGIO CISLAGHI: “Anche questa volta i dirigenti dell’amministrazione provinciale non hanno saputo, o voluto, indicare quali siano, e quanto costino, i lavori necessari per permettere il ripristino delle fermate, utili a garantire la sicurezza dei passeggeri – e a fornire una ulteriore dimostrazione di quale sia il loro interesse ai problemi delle persone che devono raggiungere il capoluogo per motivi di studio o di lavoro, dei problemi che hanno i braccianti agricoli a raggiungere le campagne durante i mesi estivi.

 

Non ci stupiamo, perché capire i problemi delle persone non rientra tra le competenze dei dirigenti pubblici ma questo non giustifica chi governa questa Amministrazione Provinciale che, invece, dovrebbe avere ben chiara la funzione che ha il servizio di trasporto pubblico quando si parla di mobilità degli studenti e dei lavoratori. Potrebbe dirci il commissario Costantini come pensa la sua amministrazione di contribuire a combattere il caporalato? Si rende conto che se una vasta zona agricola non è servita dal servizio di trasporto pubblico, perché non ci sono più le fermate, questo servizio è offerto dai caporali? Si rende conto che le problematiche di trasporto dei braccianti agricoli sono uno degli argomenti che si affrontano per combattere la piaga del caporalato e del lavoro nero in agricoltura?

 

A fronte delle argomentazioni riguardanti la sicurezza delle fermate sulla Statale 89 abbiamo chiesto alla Prefettura, riservandoci di presentare un esposto in magistratura, di attivare una ricognizione sulle strade statali della provincia per accertare se vi siano per tutte le fermate SITA le condizioni di sicurezza chieste dai dirigenti dell’amministrazione provinciale; se per tutte le fermate c’è il parere favorevole di ANAS e Motorizzazione Civile con particolare attenzione per le fermate sulla SS 89 effettuate in corrispondenza dell’aeroporto di Amendola e della stazione di servizio Q8 in direzione Foggia.

 

Dopo avere speso inutilmente tempo nel sentire le argomentazioni dell’Amministrazione Provinciale abbiamo acquisito la disponibilità di ATAF ad attivare un nuovo servizio di trasporto extraurbano, disponibilità riconfermata dal vicesindaco D’Emilio in continuità con gli impegni assunti dall’ex assessore Arcuri, cui seguirà un incontro per individuare i luoghi idonei per le fermate e un sopraluogo tecnico con ANAS e Polizia Stradale per attestarne la sicurezza.

 

Ai dirigenti di ATAF, al suo amministratore ing. Fiore, ai dirigenti di ANAS e Polizia Stradale, alla Prefettura di Foggia, vanno i nostri ringraziamenti e la nostra stima per l’encomiabile disponibilità ad attivarsi per la soluzione dei problemi dei residenti lungo la Statale 89. Se ora si prospetta la possibilità di una risoluzione dei problemi tecnici per ripristinare un servizio pubblico interrotto dopo decenni, resta l’amara costatazione che questo avviene a titolo oneroso per la collettività, perché Ataf dovrà sostenere delle spese per l’implementazione di un servizio che non sarebbe costato un solo centesimo se a renderlo fossero SITA e COTRAP. Di questo Regione Puglia, il suo assessore ai trasporti Giannini, dovranno dare spiegazioni alla comunità foggiana e di Capitanata”.

 


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