Omicidio Leporace, i due arrestati volevano fuggire in Svizzera

Speravano di fuggire in Svizzera, ma sono stati arrestati prima dai carabinieri a Monza: Giuseppe Pallone, 38 anni e Luciano Scalise, 32, sono i presu

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Speravano di fuggire in Svizzera, ma sono stati arrestati prima dai carabinieri a Monza: Giuseppe Pallone, 38 anni e Luciano Scalise, 32, sono i presunti killer di Antonio Leporace, il quarantacinquenne di Manfredonia residente a Milano, brutalmente ucciso giovedì scorso in provincia di Parma.

Il gip Alessandro Contini ha convalidato l’arresto dei due, residenti nel quartiere di Lambrate a Milano, ma originari della Calabria, Pallone di Cutro e Scalise, di Petilia Policastro. Per i due l’accusa formulata dal pm Lucia Russo è di omicidio volontario con l’aggravante di avere agito con crudeltà.

Leporace è stato infatti ucciso con diversi colpi alla testa inferti con un cric e poi investito con l’auto, una Ford Ka rossa, utilizzata per la fuga. Proprio attraverso l’auto gli inquirenti hanno seguito le mosse dei due, ripresi, da alcune videocamere di videosorveglianza, prima in un bar della zona e poi in una stradina che porta al luogo dove e’ avvenuto l’omicidio. I due arrestati sono poiritornati a Milano dove hanno tentato di cancellare sui propri vestiti e sull’auto le tracce di sangue. Fondamentali anche le tracce lasciate sui tabulati telefonici dell’utenza cellulare di Antonio Leporace.

Leporace era stato in Emilia anche sei giorni prima per, molto probabilmente, tessere contatti per rifornire il mercato della cocaina del milanese. Infine alcuni residenti avevano visto il trio cenare e fare alcune consumazioni in bar il giorno precedente.

Giuseppe Pallone e Luciano Scalise hanno diversi precedenti per spaccio di droga e come Antonio Leporace erano usciti da poco dal carcere. Anche loro, come la vittima, avvano il parmense come punto di riferimento per l’acquisto di sostanze stupefacenti. La sera dell’omicidio hanno costretto la vittima a seguirli lungo l’argine del torrente Parma e qui lo hanno brutalmente ucciso, non si esclude sotto l’effetto della droga, probabilmente per un debito non saldato. Di fronte al gip Luciano Scalise si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Ha invece respinto tutte le accuse Giuseppe Pallone.
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