Valori fuori norma nella Foce Carmosina, sanzioni per gestore depuratore

“SCARICO di acque reflue con autorizzazione scaduta e superamento dei parametri chimici e microbiologici consentiti dalla legge”: il Nucleo Operativo

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“SCARICO di acque reflue con autorizzazione scaduta e superamento dei parametri chimici e microbiologici consentiti dalla legge”: il Nucleo Operativo Difesa Mare della Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Manfredonia, a seguito di una complessa indagine iniziata quasi un anno fa, ha sanzionato la società che gestisce l’impianto di depurazione di Trinitapoli.

L’operazione è scattata quando gli uomini del Nucleo Operativo Difesa mare della Capitaneria di Porto di Manfredonia hanno riscontrato, in corrispondenza dell’intricato sistema di canalizzazione che conduce alla Foce Carmosina e, quindi, al mare, la presenza di acqua putrida e maleodorante che faceva presagire la presenza di scarichi fognari abusivi.

I referti delle analisi chimiche e microbiologiche effettuate su campioni raccolti in corrispondenza delle acque di scarico del depuratore e forniti dall’Arpa BAT, su richiesta della Capitaneria di Porto di Manfredonia, hanno rilevato l’elevata concentrazione di sostanze chimiche quali: azoto totale, fosforo totale, azoto ammoniacale, sostanze organiche e tensioattivi nonché sostanze microbiologiche quali: batteri patogeni, nella fattispecie coliformi fecali. Tutti i parametri testé menzionati sono risultati fuori dai limiti consentiti dalla legge e, pertanto, gli uomini della Guardia Costiera – Nucleo Operativo Difesa Mare hanno proceduto ad elevare le previste sanzioni a carico dei responsabili.
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