Terremoto Molise, scossa avvertita anche nel Foggiano

La scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che stamane è stata registrata in Molise è stata avvertita anche in alcune zone di confine con la Puglia, ma n

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La scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che stamane è stata registrata in Molise è stata avvertita anche in alcune zone di confine con la Puglia, ma non si registra finora alcun danno né alle cose né alle persone. Lo si apprende dalla Protezione civile regionale pugliese che ha verifiche in corso.

Alcune persone – a quanto viene riferito – hanno chiamato i numeri di emergenza per segnalare l’evento, ma dopo qualche momento di paura la situazione è tornata subito alla normalità.

Il terremoto di magnitudo 4,2 avvenuto oggi in Molise non rientra nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 nell’Italia centrale. «E un evento nuovo», ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale.

Per Doglioni il terremoto in Molise “non è certamente associabile alla sequenza sismica in Italia centrale» per le sue caratteristiche.

«La faglia – ha spiegato – ha un comportamento diverso, ossia di tipo trascorrente», ossia la porzione di crosta terrestre coinvolta si muove in orizzontale rispetto a quella adiacente. Di conseguenza la crosta terrestre nella zona adriatica centro-settentrionale si muove verso Est più velocemente rispetto a quella meridionale. Il movimento tipico delle faglie coinvolto nella sequenza del 24 agosto in Italia centrale è invece di tipo estensionale, avviene cioè una sorta di ‘stiramentò.

A differenza dei sismi in Italia centrale, il terremoto di oggi è inoltre avvenuto in profondità, a 31 chilometri, “abbastanza per coinvolgere tutta la crosta e parte del mantello». Ricorda invece quello di magnitudo 5,7 del 2002 a San Giuliano di Puglia: «entrambi i terremoti sono stati generati da meccanismi simili e sono stati abbastanza profondi»

LE VERIFICHE – Da una prima ricognizione effettuata dai Vigili del Fuoco a Termoli, non risultano criticità o lesioni dovute alla scossa di terremoto né a Termoli né nei paesi interessati dalla scossa.

Un elicottero dei vigili del fuoco sta sorvolando in questo momento il grande bacino artificiale di Guardialfiera. L’invaso, prodotto dalla diga sul fiume Biferno, è uno dei più grandi del centro Italia, e serve a fornire acqua a tutto il basso Molise. L’invaso risale agli anni ’60 e la sopraelevata che lo attraversa completamente per oltre otto chilometri è stata completata nel ’68.

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