Asl, via alle stabilizzazioni 1.500 assunzioni dirette

 I direttori generali delle Asl procederanno a partire da gennaio con la stabilizzazione dei precari della sanità. Chiusa la partita dei risparmi, la

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 I direttori generali delle Asl procederanno a partire da gennaio con la stabilizzazione dei precari della sanità. Chiusa la partita dei risparmi, la Regione ha comunicato ai sindacati il via libera alle assunzioni: si tratta di poco meno di 2mila addetti che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge Madia oppure (in misura molto minore) dal Dpcm del 2015 (che ha previsto la possibilità di concorsi ad hoc). I primi (che avendo già superato una procedura selettiva otterranno la stabilizzazione automatica) sono circa 1.500, a fronte di una platea di circa 5mila lavoratori con contratti a tempo determinato o con rapporti di collaborazione.

«Abbiamo identificato gli aventi diritto che verranno stabilizzati quasi tutti entro il 2018 – spiega il capo del dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti -: potrebbe fare eccezione solo la Asl Bari, che per le sue dimensioni sconta qualche difficoltà di programmazione. Nel frattempo, chi ha maturato il diritto alla stabilizzazione otterrà la proroga automatica dei contratti». Una disposizione che l’assessorato aveva già diramato con una circolare, durante la scorsa estate, ma che adesso verrà applicata – finalmente – in maniera uniforme. La Regione ha organizzato concorsi aggregati (ad esempio, quello degli infermieri appena concluso presso la Asl Bari) e dunque avrà una graduatoria unica per ciascuna categoria: si procederà allo scorrimento, con la più che probabile possibilità di esaurire tutti gli idonei.

I sindacati hanno chiesto di estendere la stabilizzazione anche ai contratti atipici, ma sul punto non sembrano esserci margini. I «cocopro» – lo ha ribadito a novembre una circolare della Madia – non possono essere prorogati e le Asl dovranno d’ora in poi prediligere piuttosto contratti a tempo determinato o, quando possibile, indeterminato.

«Chiediamo – dice Massimo Mincuzzi, segretario regionale della Fials (il sindacato maggiormente rappresentativo della sanità) – che si acceleri il più possibile, procedendo già nel primo semestre 2018 con il maggior numero di assunzioni considerando che si potrà sfruttare anche il turn-over del 2017». A partire da gennaio la Regione insedierà due tavoli tecnici, uno con i direttori generali e l’altro con i sindacati. La proroga dei contratti in attesa di stabilizzazione (fino al 31 dicembre 2018) dovrebbe garantire la conferma della sede di lavoro. «Soddisfazione» è stata espressa da Nicola Brescia (Usppi): «Riscontriamo la volontà politica della Regione di essere vicina alla gente, ma soprattutto vicina ai precari. Non ci sarà panettone di Natale, ma certamente la stabilizzazione sarà nella calza della Befana».

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