Omicidio Zapponeta: cadavere riconosciuto dai genitori

La conferma che Antonela fosse un nome d'arte, arriva direttamente dai genitori della giovane rumena trovata morta sabato scorso in un canalone del Co

Al casello di Foggia con 20 chili di cocaina purissima nel bagagliaio. Arrestato corriere della droga
Arriva la stagione calda arrivano gli incendi
Nota dell Ase Manfredonia a seguito dell aggressione del dipendente Manzella

La conferma che Antonela fosse un nome d’arte, arriva direttamente dai genitori della giovane rumena trovata morta sabato scorso in un canalone del Consorzio di Bonifica di Capitanata nelle campagne tra Zapponeta e Manfredonia. La bella straniera si chiamava Anamaria Ferariu di appena 22 anni. Era in Italia da quasi quattro anni e viveva a Margherita di Savoia 8 (e non a Cerignola come si ipotizzava in un primo momento). Mamma e papΓ  della rumena, braccianti agricoli che risiedono a Trinitapoli, hanno riconosciuto il suo cadavere. Preoccupati per il lungo silenzio della figlia, si sono recati presso la caserma dei carabinieri di Manfredonia e, una volta lΓ¬, la macabra scoperta. Entrambi sono sotto shock per l’accaduto e per aver appreso, solo ieri, che la figlia si prostituiva. Intanto sono state almeno 10 le coltellate inferte sul corpo di Anamaria: una al polmone, una al fegato, una al rene e un paio all’altezza del collo. Ferite d’arma da taglio anche sulle braccia; pare, infatti, che durante l’aggressione, la 22enne abbia tentato in tutti i modi di difendersi. Questo quanto emerso dall’autopsia eseguita ieri nel nosocomio del centro sipontino. Proseguono, inoltre, a ruota libera le indagini dei carabinieri che non tralasciano nessuna pista investigativa. Si spazia da un possibile regolamento di conti con un eventuale protettore a una vendetta trasversale tra prostitute. Senza trascurare l’ipotesi di un omicidio consumato per mano di un cliente. Nelle ultime ore i militari hanno ascoltato un’altra decina di persone tra agricoltori della zona delle Saline e frequentatori della statale 98 la Cerignola-Canosa, dove Anamaria era solita incontrare i clienti e dove, sabato scorso, i carabinieri hanno ritrovato grosse macchie di sangue. Secondo prime fonti investigative la ragazza potrebbe essere stata uccisa sul posto di lavoro e trasportata in auto fino al luogo del ritrovamento.
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