PROCESSO STORICO ETERNIT: MANFREDONIA TRA LE ZONE D'ITALIA DA BONIFICARE!

La sentenza è indubbiamente storica, anche se ci ha messo troppi anni ad arrivare: il tribunale di Torino ha condannato i vertici Stephan Schmidheiny

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La sentenza è indubbiamente storica, anche se ci ha messo troppi anni ad arrivare: il tribunale di Torino ha condannato i vertici Stephan Schmidheiny e Jean Louis de Cartier a 16 anni di carcere nell’ambito del processo Eternit per le vittime dell’amianto. I due sono stati riconosciuti responsabili di disastro ambientale doloso e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.I dati parlano di circa venti milioni di italiani esposti all’amianto (ovvero uno su tre), di cui sei milioni in aree a rischio. Le aree da risanare sarebbero 57 (21 al nord, 8 al centro e 15 al sud): il polo industriale di Marghera, l’ex raffineria Mobil di Napoli, il petrolchimico Eni di Gela, il petrolchimico Eni-ex Esso-Isab-Lukoil a Priolo, IL POLO CHIMICO DI MANFREDONIA il petrolchimico e due centrali elettriche a carbone a Brindisi, l’Ilva e la raffineria Eni di Taranto, l’Acna di Cengio (Alba), gli impianti siderurgici di Piombino e di Massa e Carrara; amianto a Casale Monferrato, rifiuti (gestiti dalla camorra) sul litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano, rifiuti a Pitelli (La Spezia), la miniera di amianto e una discarica di rifiuti tossici a Balangero (Torino), gli impianti chimici di Pieve Vergonte (Val d’Ossola), gli impianti siderurgici di Sesto San Giovanni, l’ex Sisas di Pioltello Rodano, l’acciaieria dismessa e lo stabilimento Eternit di Bagnoli.

L’esposizione all’amianto è causa di tumori con una latenza che varia dai venti a quarant’anni.
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