Pioggia di euro sulla Puglia: 100 milioni per il patrimonio culturale

Cento milioni dal Pnrr per gli investimenti sul patrimonio culturale. È quanto riceverà la Puglia che sommerà i fondi al tesoretto degli altri 56

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Cento milioni dal Pnrr per gli investimenti sul patrimonio culturale. È quanto riceverà la Puglia che sommerà i fondi al tesoretto degli altri 56 milioni già assegnati per la valorizzazione delle architetture e dei paesaggi rurali.

La notizia l’ha ufficializzata la Regione Puglia. In totale alle Regioni sono stati assegnati 1,8 miliardi di euro per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e per la rigenerazione culturale sociale ed economica dei Borghi e delle aree rurali. Alla Puglia sono stati assegnati 18 milioni di euro per 31 musei, cinema e teatri, di proprietà pubblica e privata, per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico; 31,7 milioni di euro per il restauro di 33 chiese o edifici di culto e opere d’arte in esse presenti, e per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza di 16 edifici di culto e loro torri o campanili; 4,2 milioni di euro per 3 giardini storici. A questi si aggiungono gli oltre 56 milioni di euro per il finanziamento di almeno 450 interventi di recupero conservativo di beni dell’architettura rurale.

«Siamo particolarmente soddisfatti – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – di questi ulteriori finanziamenti del Pnrr per la Puglia, rilevanti non solo per dimensione, ma soprattutto per la qualità degli interventi previsti per la valorizzazione e riqualificazione del patrimonio culturale regionale. In linea con gli enormi investimenti messi in campo in questo settore dalla Regione nella programmazione 2014-2020». «Aver ottenuto oltre 100 milioni del Pnrr – ha aggiunto Grazia Di Bari, consigliera delegata alle politiche culturali- per investimenti culturali per la valorizzazione dei Borghi e oltre 56 milioni per la valorizzazione delle architetture e dei paesaggi rurali è un risultato che ci riempie di orgoglio».

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