La crisi economica lascerà il passo alla voglia di festeggiare. La stima dei consumi di prodotti alimentari e bevande in Puglia, a dicembre, ammon

La crisi economica lascerà il passo alla voglia di festeggiare. La stima dei consumi di prodotti alimentari e bevande in Puglia, a dicembre, ammonta a 2,11 miliardi di euro. Il dato è rilevato dal Centro Studi Confartigianato Imprese Puglia che sottolinea la crescita del comparto artigianato alimentare, in controtendenza rispetto ad altre categorie merceologiche.
Le feste ‘riaccendono’ la voglia di acquistare
Nonostante l’andamento dell’economia rimanga debole, frenato dalle tensioni geopolitiche e dai dazi statunitensi, le feste e le ricorrenze riaccendono la voglia degli acquisti, modificando notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori. In concomitanza con le festività natalizie, a dicembre si concentra oltre un decimo (10,5% delle vendite al dettaglio dell’anno. Complice l’erogazione delle tredicesime, i redditi da lavoro dipendente consentono una maggiore spesa per generi alimentari e articoli da regalo.
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I prodotti tradizionali pugliesi
L’artigianalità si intreccia con la qualità e la tradizione: sono tanti i prodotti agroalimentari a marchio Dop, Igp e Stg, i vini Dop e Igp e i prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo: dai prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria e cereali ai formaggi, dai prodotti ortofrutticoli all’olio.La ricchezza delle tavole pugliesi si declina in ben 379 prodotti Pat ed è proprio il Mezzogiorno a vantare il maggiore numero di prodotti agroalimentari tradizionali.
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Le imprese artigiane in Puglia
La Puglia esprime una quota molto elevata di imprese artigiane nel campo della produzione alimentare: su un totale di 4.832 aziende, 2.554 sono artigiane. Ma l’impatto sul Natale dell’artigianato è molto più vasto: a queste aziende si affianca il prezioso comparto dell’artigianato artistico, che con ceramiche, tessuti e luminarie definisce l’atmosfera unica del Natale pugliese, intrecciando valore economico e culturale.
Crescono i prezzi dei prodotti alimentari
Sul fronte di prezzi alla produzione, nei primi nove mesi del 2025 i prodotti alimentari hanno segnato una crescita del 2,1% che supera il +0,4% della manifattura mentre si rileva un calo dello 0,6% per le bevande. Nel dettaglio, nell’alimentare si osservano aumenti superiori alla media per lavorazione del tè e del caffè con il +16,4%, produzione di cacao, cioccolato, caramelle e confetterie con il +15,4%, lavorazione e conservazione di carne con il +5,8%, settore lattiero-caseario con il +5,3%, produzione di margarina e di grassi simili (escluso l’olio) con il +4,0% e produzione di succhi di frutta e di ortaggi con il +2,7%; tra le bevande segnano un aumento del +2% la produzione di altre bevande fermentate non distillate (esclusi quindi sidro, altri vini a base di frutta e birra)Anche i prezzi al consumo del comparto alimentare mostrano delle criticità: i prodotti alimentari e le bevande analcoliche a ottobre 2025 aumentano del 2,5% su base annua, il doppio rispetto a un’inflazione media pari all’1,2%, ma in rallentamento rispetto al 3,7% del mese precedente. In particolare, si registrano aumenti a doppia cifra per cacao e cioccolato in polvere (+21,9%, in rallentamento rispetto al +23,6% del mese precedente), caffè (+20,6% in rallentamento rispetto al +22% del mese precedente) e cioccolato (+10,1% in rallentamento rispetto al +11,0% del mese precedente).
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“I rialzi nei costi delle materie prime hanno conseguenza sul prezzo finale”
“Ormai da tempo siamo costretti a fare i conti con forti rialzi nei costi delle materie prime fondamentali e questo, naturalmente, ha conseguenze importanti sul prezzo finale – ha dichiarato Nicola Giotti, presidente della categoria ‘dolciario’ di Confartigianato Puglia – Questo senza contare l’impatto del costo dell’energia, di cui nelle produzioni alimentari facciamo grande uso tra forni, abbattitori, frigoriferi e congelatori. È vero: le produzioni artigiane, in forza della loro qualità, riscontrano un crescente apprezzamento da parte dei consumatori, sempre più consapevoli di quello che comprano. Eppure i nostri margini di guadagno si assottigliano. Un esempio su tutti riguarda il cioccolato – continua Giotti. Dopo il crollo della produzione in Africa Occidentale nel corso del 2023 il suo costo si è letteralmente triplicato. Ma discorsi simili si possono fare per i prezzi delle uova, delle nocciole e di altri elementi accessori, come la carta che usiamo per scatole e vassoi. Per questo invitiamo i consumatori a valutare, in fase d’acquisto, anche questi elementi sapendo che gli aumenti dei prezzi non sono certo dettati dalla volontà delle imprese di aumentare il lucro, ma da ragioni mera sostenibilità economica”.“Valore che rende speciali le nostre comunità”
“Scegliere prodotti e servizi delle imprese e degli artigiani locali significa scegliere qualità, genuinità e identità, sostenendo non solo gli imprenditori e i loro dipendenti, ma l’intero tessuto economico, culturale e sociale dei territori – ha sottolineato Michele Dituri, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – Dietro ogni prodotto artigianale c’è una storia di lavoro, passione e cura: è questo il valore che rende speciali le nostre comunità. Ecco perché Confartigianato rinnova anche quest’anno la campagna ‘AcquistiAmo locale’, con l’invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tradizione delle imprese dei tanti, diversi territori italiani”.

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