Sanità pugliese fuori dalla “Serie A”: nessun ospedale tra i top 15

Nessuna struttura pugliese figura tra i 15 ospedali italiani che, secondo il Piano nazionale esiti 2025 elaborato da Agenas, hanno raggiunto nel 2

Ciclone sull’Italia con temporali, ma poi Foggia tornerà tra le città più calde
Corrono i prezzi e la spesa del cenone di Natale sale a 2,9 miliardi
Inverno demografico sempre più freddo: nascite in calo del 3% nel 2022

Foggia, al Riuniti ripartono in sicurezza attività ambulatoriali e ricoveri  - Gazzetta del Mezzogiorno

Nessuna struttura pugliese figura tra i 15 ospedali italiani che, secondo il Piano nazionale esiti 2025 elaborato da Agenas, hanno raggiunto nel 2024 un livello complessivo “alto” o “molto alto” in almeno sei delle otto aree cliniche valutate.La nuova edizione del programma, che analizza le performance sulla base di specifici indicatori, offre però un quadro più articolato per la sanità regionale: pur restando fuori dalla fascia più elevata, la Puglia registra miglioramenti in cinque strutture che partivano da valutazioni basse.Le aree cliniche considerate sono otto: cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia.Nell’ambito cardiocircolatorio, due ospedali pugliesi raggiungono un livello “molto alto”: il Miulli di Acquaviva delle Fonti, con cinque indicatori al massimo livello, e gli Ospedali Riuniti di Foggia, che ottengono quattro indicatori di eccellenza.Risultati significativi arrivano anche nel settore del sistema nervoso, dove il Perrino di Brindisi compare tra i migliori 26 centri italiani: l’ospedale ha raggiunto il livello più elevato nei due indicatori previsti.Un altro primato regionale riguarda la chirurgia oncologica: l’ospedale Panico di Tricase totalizza ben sei indicatori “molto alti”, collocandosi tra i centri più performanti a livello nazionale in questa area.Nonostante l’assenza dalla top list complessiva, i dati Agenas mostrano quindi una crescita selettiva ma consistente in alcuni settori della sanità pugliese, che confermano l’eccellenza di specifici reparti e la possibilità di migliorare ulteriormente le performance regionali nelle prossime annualità.

COMMENTI

WORDPRESS: 0