Antefatto Il 31 ottobre 2025 si è tenuta l’Assemblea dei Soci dell’ (incaricata del servizio di igiene urbana della città di Manfredonia), in c

Antefatto
Il 31 ottobre 2025 si è tenuta l’Assemblea dei Soci dell’ (incaricata del servizio di igiene urbana della città di Manfredonia), in cui il Comune diventa “unico socio proprietario” della partecipata ASE. In quell’incontro, a fronte di una proroga del contratto fino al 31 dicembre 2026, l’Amministratore dell’Azienda chiese un aggiornamento delle dotazioni organiche, con l’assunzione a tempo indeterminato di 13 unità (11 operai e 2 impiegati, da attingersi dalle graduatorie B1 e J, nel frattempo prorogate fino al 30 aprile 2026), per disporre di una pianta organica ‘minima’ a garanzia di uno standard di servizio accettabile, coprendo turni e carenze, specie nei periodi in cui l’emergenza rifiuti si amplifica (ad es. Natale e Estate).
Per tutta risposta, il Comune adotta una posizione che rivela un immobilismo imbarazzante, incompatibile nel contesto di un servizio essenziale e già in sofferenza: niente assunzioni a tempo indeterminato, ma solo ‘precarie’, celandosi dietro una serie di “ci si riserva”, “si valuterà”, “si attende il parere del controllo analogo”.Il 5 dicembre scorso, in occasione di un consiglio comunale dedicato, i consiglieri Massimiliano Ritucci (AgiAMO) e Antonio Tasso (Sipontum) hanno presentato un’interrogazione (discussa in aula dal primo) all’assessore con delega al servizio di igiene urbana (Rita Valentino – PD), affinché fossero noti ai cittadini gli sviluppi del rapporto ASE- Comune di Manfredonia, a seguito dell’Assemblea dei Soci, menzionata nell’antefatto – giorno in cui cessava il contratto di servizio fra i due contraenti.La risposta del Sindaco Domenico la Marca (che sostituisce l’assessore Valentino, assente) lunga, frammentata e spesso non lineare, restituisce l’immagine di una gestione amministrativa incerta e impacciata, come se la questione dell’ASE – pur definita “centrale” dall’amministrazione – fosse affrontata senza una reale assunzione di responsabilità politica.
a) si attende il parere del controllo analogo, che ha richiesto una documentazione integrativa (???);
b) si attende che gli altri comuni dell’ARO mettano somme a bilancio per conferire l’incarico ad un professionista esterno affinché rediga un piano industriale (ma non si era già deciso che si sarebbe continuato con l’affidamento ‘in house’ tramite ASE e non si era già affidato l’incarico ad un tecnico esterno, come comunicato in una ‘capigruppo’?);
c) si attende un nuovo concorso (e conseguentemente, nuova graduatoria), perché una proroga oltre i sei mesi, appena prevista, a suo dire, non è più possibile;
d) tutto passerà, infine, dal Consiglio Comunale per l’approvazione.
Una risposta che è un elenco di rinvii. Nessuna decisione e nessuna soluzione nell’immediato.Il consigliere Ritucci, con la consueta schiettezza, controbatte che dalla risposta del Sindaco «…Emergono ancora incertezze e nessuna linea chiara sul futuro di ASE. L’Amministrazione sembra voler predisporre un piano industriale per poi verificare se l’azienda “lo accetterà”, anziché costruire insieme un percorso condiviso e necessario per garantire continuità, economicità e qualità del servizio. Se davvero si vuole salvaguardare ASE, questo approccio è sbagliato: l’azienda va sostenuta, non messa di fronte a soluzioni condizionate.
Sul personale, poi, si continua a ignorare un fatto evidente: non si tratta di nuove assunzioni, ma del semplice turnover previsto dal piano approvato nel 2021 (riferimento accettato dalle parti, in attesa si un nuovo piano assunzionale).
Oggi ASE non riesce nemmeno a coprire le assenze per malattia e la proroga della graduatoria, che ormai è inutilizzabile, costringe ASE a ricorrere alle agenzie interinali con maggiori costi. Nel frattempo, arrivano ricorsi che potrebbero generare conseguenze economiche rilevanti, tutte evitabili.
Il riferimento costante al controllo analogo come “ostacolo”, poi, non è convincente: è un organismo di verifica, non un decisore politico. E se davvero viene consultato, perché non risultano pubblicati i pareri sulle recenti progressioni di livello in azienda? Perché su questa vicenda regna il silenzio e non ve n’è traccia sui canali istituzionali ufficiali? Questa è la trasparenza tanto decantata?
L’Amministrazione non può limitarsi a produrre “atti di indirizzo”: deve decidere, assumendosi la responsabilità di garantire ad ASE la possibilità di sostituire solo le unità mancanti, necessarie per assicurare il minimo indispensabile del servizio.
Non abbiamo mai ricevuto una spiegazione chiara sulle ragioni ostative. Prima si parlava della relazione dell’architetto Pacella (pagata con i soldi dei contribuenti), ora del controllo analogo: sempre nuovi motivi per rinviare. Continuare in questo modo significa paralizzare un servizio essenziale.
La città e i lavoratori meritano risposte chiare, non ulteriori incertezze».
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“A seguito della nostra interrogazione – convengono Ritucci e Tasso – accogliamo favorevolmente la nota pubblica del Partito Democratico, maggior partito della coalizione di governo cittadino, che rompe il silenzio e richiama la maggioranza ai suoi doveri. In linea con le posizioni da noi sempre sostenute. A questo punto, viene il dubbio sulle reali cause dell’assenza dell’assessore Valentino”.
Video interrogazione: https://www.facebook.com/share/v/17FxP9DJiZ/
Oppure: https://www.youtube.com/watch?v=dcdmSuoHzto&t=452s


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