Sono 870 mila le lavoratrici potenzialmente beneficiarie del sostegno, con reddito entro 40 mila euro, erogato in un’unica soluzione a fine 2025.

Sono 870 mila le lavoratrici potenzialmente beneficiarie del sostegno, con reddito entro 40 mila euro, erogato in un’unica soluzione a fine 2025. Domanda online, via contact center o patronato.Per molte lavoratrici madri la fine dell’anno si presenta con un conto alla rovescia tutt’altro che simbolico: domani, martedì 9 dicembre, è l’ultimo giorno utile per chiedere all’Inps il cosiddetto «bonus mamme» da 480 euro previsto per il 2025 dal decreto economia. Una misura di taglio modesto che riguarda, però, una platea sorprendentemente ampia: secondo le stime dell’istituto, sono 870 mila le potenziali beneficiarie. La grossa parte, circa 695 mila, sono dipendenti a termine o a tempo indeterminato; le restanti 175 mila lavorano in autonomia.L’agevolazione vale solo 40 euro al mese, esentasse e senza impatto sull’Isee. L’erogazione arriverà tutta insieme a dicembre 2025 o entro febbraio 2026 per chi dovesse maturare i requisiti più tardi. Il tetto massimo resta quello dei 480 euro annui.La scadenza del 9 dicembre riguarda tutte le madri che hanno già i requisiti in tasca. Per chi, invece, completerà la condizione familiare (come la nascita di un figlio) entro fine anno ma dopo il 9 dicembre, la domanda potrà essere inviata fino al 31 gennaio 2026.Resta fermo il limite del reddito da lavoro annuo, che non deve superare i 40 mila euro.
Intanto, nella manovra 2026 ora al Senato in prima lettura, il bonus viene confermato anche per l’anno prossimo con un ritocco verso l’alto: dai 40 euro al mese di quest’anno ai 60 euro previsti per il 2026.I requisiti sono quelli già noti, ma vale la pena ricapitolarli perché determinano la finestra esatta e il numero di mensilità richieste:
* essere madre di due figli, con il minore sotto i 10 anni;
* oppure madre di tre o più figli, con il minore sotto i 18 anni;
* essere lavoratrice dipendente (escluso il lavoro domestico) oppure autonoma iscritta a gestioni previdenziali o casse professionali, incluse quelle regolamentate dai decreti legislativi 509/1994 e 103/1996 e dalla Gestione separata;
* per le madri con tre o più figli titolari di un rapporto di lavoro dipendente, è necessario non avere un contratto a tempo indeterminato nei mesi oggetto della richiesta;
* il requisito dei figli deve esistere già al 1° gennaio 2025 o maturare entro il 31 dicembre 2025.
Come si presenta la domanda
La procedura per la richiesta del bonus passa da uno dei canali ufficiali:
* il sito www.inps.it, accedendo con Spid (livello 2 o superiore), Cie, Cns o credenziali eIdas;
* il Contact Center dell’Inps, attraverso il numero verde 803.164 da rete fissa (gratuito) o il numero 06 164.164 da cellulare (a pagamento secondo il proprio operatore);
* gli istituti di patronato, che possono inoltrare la domanda per conto della lavoratrice.
All’atto dell’invio, la madre deve anche comunicare la modalità di pagamento preferita: accredito su un conto dotato di Iban oppure bonifico domiciliato.


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