il futuro del lago di Lesina potrebbe cambiare radicalmente. La Regione Puglia, tramite il Dipartimento Bilancio e Infrastrutture – Sezione Opere

il futuro del lago di Lesina potrebbe cambiare radicalmente. La Regione Puglia, tramite il Dipartimento Bilancio e Infrastrutture – Sezione Opere Pubbliche e Infrastrutture, ha infatti pubblicato lo scorso 12 agosto due avvisi riguardanti la richiesta di concessioni demaniali per l’installazione di impianti fotovoltaici galleggianti.Secondo quanto comunicato, i progetti presentati da soggetti privati prevedono due distinti impianti: uno da 200 MW e l’altro da 220 MW. In totale, si tratterebbe di 311 ettari di specchio acqueo da ricoprire con 18 isole fotovoltaiche, collegate alla rete elettrica attraverso più punti di consegna. Le concessioni avrebbero una durata rispettivamente di 25 e 30 anni.L’opposizione: “Serve trasparenza”
La notizia ha sollevato l’intervento del gruppo consiliare di opposizione Lesina Futura, che tramite la consigliera comunale Alessandra Matarante ha diffuso un comunicato stampa chiedendo chiarimenti all’amministrazione comunale.“Ad oggi né il sindaco né l’amministrazione hanno rilasciato alcuna dichiarazione pubblica – sottolinea Maturante –. I cittadini non sanno nulla di eventuali benefici per la comunità, né degli impatti previsti su pesca, turismo, paesaggio ed ecosistema. Non sappiamo quali azioni siano state intraprese per approfondire questi aspetti e per comprendere la volontà della cittadinanza”.Accesso agli atti in Regione
Per ottenere maggiore chiarezza, il gruppo Lesina Futura ha già presentato un formale accesso agli atti presso la Regione Puglia, al fine di acquisire la documentazione relativa ai due progetti.Nel frattempo l’opposizione chiede al sindaco di “uscire dal silenzio e informare i cittadini”, ribadendo l’impegno a vigilare “nell’esclusivo interesse del bene comune” e a garantire una costante informazione alla popolazione.Un progetto che divide
Il tema promette di alimentare un acceso dibattito. Se da un lato il fotovoltaico galleggiante è indicato come tecnologia innovativa per la produzione di energia rinnovabile, dall’altro si pongono interrogativi rilevanti sul futuro della laguna di Lesina, già fragile dal punto di vista ambientale ed economico.


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