Pale, cariole, rastrelli e tanta determinazione. È con questi strumenti che decine di lavoratori migranti del ghetto di Borgo Mezzanone, affiancati

Pale, cariole, rastrelli e tanta determinazione. È con questi strumenti che decine di lavoratori migranti del ghetto di Borgo Mezzanone, affiancati da delegazioni della Flai Cgil Puglia e della Cgil Foggia, hanno rattoppato a mano un tratto dissestato della strada che ogni giorno percorrono per raggiungere i campi agricoli della zona. Un’azione concreta, nata a seguito dell’incontro tenutosi due giorni fa in Prefettura a Foggia e subito trasformata in gesto collettivo.A guidare l’iniziativa c’era Giovanni Mininni, segretario nazionale della Flai Cgil, che non ha esitato a parlare di un gesto “necessario” di fronte all’ennesima assenza delle istituzioni. “Se lo Stato non lo fa – ha dichiarato – ci pensano i cittadini coscienziosi e la Flai Cgil”.
“Abbiamo deciso di coprire le buche di una strada impercorribile, spesso teatro di incidenti – ha detto Mininni – perché le istituzioni hanno scelto l’inerzia. È in casi come questi che ci rifacciamo ai diritti sanciti dalla Costituzione: a nostre spese abbiamo ripristinato una parte di strada”. Un’azione simbolica ma anche concreta, che assume il valore di una denuncia politica contro l’abbandono delle periferie rurali, teatro dello sfruttamento del lavoro agricolo.


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